Economia

Roma: al via lo sportello per l’agricoltura sociale

Un canale informatico per la rete delle 2000 fattorie solidali italiane

di Redazione

“Questo sportello informatico rappresenta un gesto concreto per un?agricoltura della multifunzionalità, che oltre a produrre si occupi di bisogni importanti della società?. Così Andrea Ferrante, presidente dell?Associazione Italiana Agricoltura Biologica commenta il lancio di www.fattoriesociali.com, il primo sportello informatico sull?agricoltura sociale, presentato questa mattina a Roma, presso la Sala Conferenze della Biblioteca del CNEL.
 
Nelle ?fattorie sociali? trovano accoglienza persone per le quali la conduzione dell?attività agricola  è occasione di riabilitazione e di inserimento lavorativo, temporaneo o stabile di soggetti socialmente svantaggiati come disoccupati di lungo periodo, diversamente abili, ex-detenuti, ex-tossicodipendenti.
 
Antonio Carbone, presidente dell?ALPA – che ha partecipato alla creazione dello sportello insieme ad AIAB, ACLI Terra, CIA di Roma, CNCA Lazio, Rete Fattorie Sociali e Università degli Studi della Tuscia ? spiega: ? Non si tratterà solo di uno sportello d?informazione ma anche una fonte di conoscenza e di servizio per chi si vuole avvicinare all?agricoltura sociale. Inoltre, per la prima volta, diverse realtà del mondo agricolo si sono alleate attorno al concetto di solidarietà sociale?.
 
Secondo Alfonso Pascale, presidente della Rete Fattorie sociali, ?fino a poco tempo fa nessuno tra chi si occupa di politica agricola e sociale aveva prestato la dovuta attenzione all?agricoltura sociale. Oggi, grazie anche al nostro lavoro, si stanno aprendo cantieri regionali e locali per confrontarsi e migliorare questa esperienza?.
 
?L?agricoltura è un settore talmente parcellizzato che è fatto anche di attività molto semplici che possono essere fatte tranquillamente da un disabile? chiarisce Roberto Fintola, economista della presidenza del Consiglio.
 
Tra i compiti più importanti dell?agricoltura sociale, secondo Concetto Iannello di ACLI Terra, ?c?è anche quello di fermare l?esodo di giovani da zone a forte vocazione agricola, in cui negli ultimi anni i paesi si sono svuotati?.
 
In Italia le esperienze di agricoltura sociale sono quasi 2000, di cui il 70 per cento riguarda l?agricoltura biologica. Di esse 470 vedono protagoniste le cooperative sociali, circa 500 sono comunità, fondazioni, associazioni onlus. Le aziende agricole vere e proprie sono oltre un migliaio, condotte da donne e da giovani.
 
All?interno dello sportello www.fattoriesociali.com si trovano indicazioni su come avviare o partecipare a un esperienza di agricoltura sociale, contatti utili e documenti, come il censimento delle biofattorie sociali, curato da AIAB


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