Formazione

Roma. Al via lo Special Olympics Italia

20 mila atleti con ritardo mentale in 40 nazioni d'Europa partecipano alla settimana europea del calcio. In Italia il testimonial è Gianni Rivera

di Ettore Colombo

Gianni Rivera, delegato del sindaco di Roma Veltroni per le Politiche dello Sport, in qualità di Ambasciatore del calcio di Special Olympics Italia, ha presentato questa mattina, nella sala rossa del Campifdoglio i giochi nazionali di calcio, in concomitanza con la settimana europea del calcio, che si stanno svolgendo a partire dal I maggio e termineranno il 9 maggio, giochi che hanno una caratteristica tutta particolare, quella di essere gareggiati da atleti “speciali”, persone che presentano vari gradi di disabilità mentale.
Nell?Anno Europeo dedicato all?Educazione attraverso lo Sport, Special Olympics Italia, in collaborazione con la Fondazione Johan Cruyff e con il supporto della Uefa, promuove dunque per il quarto anno consecutivo un evento calcistico internazionale che coinvolge 20.000 Atleti con ritardo mentale in 40 nazioni. Obiettivo dell?iniziativa, giunta alla quarta edizione, è utilizzare il calcio e la sua popolarità per incrementare la cultura della pratica sportiva tra le persone con deficit intellettivo.

In Italia l?evento si svolge sotto l?Alto Patronato del Presidente della Repubblica: Special Olympics Italia, con il supporto della Lega Calcio e della FIGC, organizza il torneo (già in svolgimento, fino a sabato) cui partecipano circa 130 Atleti con ritardo mentale di 14 Team societari provenienti da varie regioni. La manifestazione si tiene a Roma dal 4 al 9 maggio (Centro Queens?, Via Cristoforo Colombo, km 15,00 n. 1800). Sono previsti incontri di calcio a 5 e di calcio unificato (squadre composte di persone con e senza disabilità). Saranno presenti anche tecnici, familiari e tanti giovani volontari, quasi tutti studenti delle scuole medie superiori romane.
Suggestiva sarà anche la cerimonia di apertura ufficiale, che si terrà alle ore 18 di mercoledì 5 maggio in Piazza del Campidoglio a Roma.
Gli Atleti speciali scenderanno in campo indossando le mute offerte dai Clubs di serie A e B che hanno aderito all?iniziativa ?Adotta una squadra?.

Special Olympics (nel mondo il più diffuso programma di sport e competizioni per persone con handicap mentale), fu fondato da Eunice Kennedy nel 1968. Più di un milione di Atleti in 165 Paesi si allenano e fanno gare in 26 sport olimpici in occasione di manifestazioni locali, nazionali e internazionali. Attraverso il suo programma sportivo Special Olympics produce benefici alla loro salute, aumenta l?autostima e crea opportunità di integrazione sociale.

Gianni Rivera, testimonial dell’iniziativa, nel presentare la manifestazione prima ha scherzato dicendo che gli atleti disabili “non mi consentono di scendere in campo con loro perchè mi considerano troppo vecchio”, poi ha detto, con grande serietà, che “questo campionato è un modo non solo per far realizzare loro dei sogni ma soprattutto per dimostrare alle presunte persone ‘normali’ che i disabili devono e possono avere un futuro, in mezzo a loro perché dimostra che queste persone sono capaci di fare tutto, anche gareggiare in modo agonistico, unendo all’attività fisica quella mentale. Un messaggio che aiuta a capire che la competizione va bene, è giusto ci sia, ma a volte si può arrivare primi insieme, anche nello sport, che diventa in questo modo uno strumento di inclusione sociale”.

A margine della conferenza stampa, l’annuncio che nel 2006 si terranno – sempre a Roma, grazie all’azione del Coni e del sindaco che hanno lavorato per questo obiettivo – gli Europeean Special Olympics Game che vedranno atleti di tutta Europa e di tutte le discipline(per oltre 1000 atleti da 40 Paesi che si eserciteranno in almeno otto specialità sportive) convergere a Roma per un appuntamento davvero epocale, le Olimpiadi della disabilità mentale in Italia. Per una città che ha perso la candidatura alle Olimpiadi “ufficiali” un bel risarcimento nel nome della solidarietà, dell’accoglienza e dell’amore per lo sport. Quello che aiuta a capire, a vivere e anche a gareggiare per valori veri.

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