Formazione

Rom: sfiduciato il presidente di Opera Nomadi

Parte del Consiglio Nazionale chiede la sfiducia di Converso e la nomina di un presidente rom o sinto

di Sara De Carli

Con una lettera, inviata il 24 febbraio 2008, una parte consistente del Consiglio Nazionale dell?Opera Nomadi chiede la convocazione del Consiglio con un ordine del giorno che pone la sfiducia al Presidente Nazionale, Massimo Converso.

La lettera è firmata dai Vice Presidenti Nazionali, Giorgio Bezzecchi e Maurizio Pagani (Milano), dalla Segretaria Nazionale e responsabile per la scuola, Renata Paolucci (Padova) e dai Consiglieri Nazionali Kazim Cizmic, Rita Filippo, Arif Tapiri e Nereo Turati.

Ecco uno stralcio della lettera: «I Consiglieri Nazionali esprimono la propria sfiducia nell?operato del Presidente Nazionale in merito alla gestione politica complessiva dell?Associazione e alle crescenti difficoltà riscontrate nel garantire la partecipazione alle attività rivolte ai soci.
La situazione politica generale in rapida evoluzione evidenzia inoltre la necessità di una ridefinizione delle linee guida dell?Associazione, dando un chiaro orientamento sulle finalità generali e i metodi di attuazione posti in essere all?interno dell?Opera Nomadi, con particolare attenzione alle novità introdotte dal nuovo assetto statutario e alle azioni pubbliche da intraprendere nei confronti delle comunità rom e sinte sempre più in difficoltà.
I Consiglieri avanzano quindi la proposta che il Consiglio Nazionale sia chiamato a decidere circa una nuova assegnazione degli incarichi direttivi nazionali, in grado di raccogliere ed esprimere un rinnovato rapporto di fiducia e collaborazione, indicando inoltre come prioritaria e non più derogabile l?elezione alla carica di Presidente Nazionale di un esponente appartenente alle comunità rom e sinte.
Tale scelta vuole corrispondere alla necessità di rendere effettivo, senza ulteriori dilazionamenti, il protagonismo e la rappresentanza diretta che non può prescindere dall?elezione di un rom / sinto alla più alta carica dell?Opera Nomadi, anche in funzione di una più autorevole e riconosciuta interlocuzione con le Istituzioni, l?associazionismo, la società civile».


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