Volontariato

Rom: questa sera Strasburgo discute l’approccio italiano

Domani invece sarà varato il pacchetto sicurezza: deciderà Berlusconi cosa vi rientrerà e cosa no

di Redazione

Tocca al premier Silvio Berlusconi, nel Consiglio dei ministri di domani convocato a Napoli, decidere il destino del ”pacchetto sicurezza” messo a punto dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Lo ha annunciato lo stesso responsabile del Viminale, partecipando ieri sera alla trasmissione televisiva ”Porta a Porta”: ”Ho presentato un pacchetto con trenta capitoli. Tutti hanno i requisiti di necessita’ e urgenza, ma decidera’ Berlusconi quali verranno messi in decreto legge e quali in disegni di legge. I disegni di legge avranno comunque una corsia preferenziale. Quindi, conto che tutto entri in vigore entro luglio”.

Intanto, questa sera della politica italiana in materia di rom discutera’ il Parlamento di Strasburgo che ha approvato una mozione in questo senso presentata da Martin Schulz, capogruppo del Pse (Partito del socialismo europeo), e sostenuta dai Verdi. Nell’illustrare la sua iniziativa, Schultz – gia’ famoso per un battibecco con Berlusconi nell’Aula di Bruxelles qualche anno fa – ha precisato: ”Non discuteremo solo di quanto fa l’Italia, perche’ il problema e’ europeo”. Nel mirino, ha spiegato la deputata ungherese di origine rom Viktoria Mohacsi, del Gruppo del Partito europeo dei liberali, democratici e riformatori (Eldr), e’ pero’ la situazione particolarmente disagiata dei campi nomadi in Italia: ”Grave e’ la condizione di Napoli, dove centinaia di rom vivono tra cumuli di rifiuti, in baracche costruite con materiale in amianto. Il governo italiano non ha chiesto neanche i soldi previsti dall’Unione europea per l’integrazione delle minoranze etniche. In Italia vivono 120 mila rom in condizioni di semilegalita’, o di illegalita’ totale”. Gianfranco Rotondi, ministro per l’Attuazione del programma, ha dichiarato questa mattina: ”L’Europa puo’ stare tranquilla, perche’ l’Italia ha una salda tradizione democratica. I campi nomadi abusivi vanno comunque smantellati”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA