Non profit

Rom e sinti: Fanny Ardant per Dosta!

Si inaugura oggi la campagna internazionale per combattere i pregiudizi contro il popolo rom

di Benedetta Verrini

Dosta è una parola che in lingua rom significa “basta”. Basta stereotipi, basta pregiudizi verso una comunità, quella dei rom e sinti, da sempre emarginata.

Per questo l’attrice e regista francese Fanny Ardant prende parte oggi, assieme a Maud de Boer-Buquicchio, vice segretario generale del Consiglio d’Europa, e a Simonetta Matone, consigliere presso il Ministero italiano per le Pari Opportunità, al lancio della campagna Dosta! del Consiglio d’Europa in Italia.

Fanny Ardant – che è testimonial europea della campagna e ha realizzato il cortometraggio “Chimere assenti” sui rom a Roma – si impegna così a smentire piuttosto che a denunciare preconcetti e luoghi comuni, mostrando chi sono davvero i rom.

I rom europei costituiscono una comunità di circa 12 milioni di persone presenti in quasi tutti gli Stati membri del Consiglio d’Europa. In alcuni paesi dell’Europa centrale e orientale, i rom rappresentano più del 5 % della popolazione.

Per il lancio della campagna in Italia, l’UNAR (Ufficio nazionale anti discriminazioni razziali) assegna un finanziamento di 200.000 euro ad una serie di iniziative che mirano a combattere i pregiudizi e gli stereotipi nei confronti dei rom nel paese. Figurano in particolare: la formazione dei giornalisti sulla lotta contro gli stereotipi nei confronti dei rom; riconoscimenti per le scuole, gli enti locali e i giornalisti; manifestazioni musicali e artistiche in 30 città; un seminario di una settimana su questioni riguardanti rom e sinti organizzato dalla Federazione Rom e Sinti Insieme dal 2 al 6 giugno a Bolzano e dalla Federazione Rom d’Italia dal 6 al 12 settembre a Roma; un nuovo spot radiofonico in italiano per sostenere la popolazione rom; un festival Dosta! a Rimini, Roma, Napoli, Bari, Cosenza e Palermo.

 

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.