Il rock all’italiana è vivo e fertile. Persino troppo, se parliamo dei Maisie. Il gruppo messinese che si era fatto conoscere quattro anni fa con l’ottimo Morte a 33 giri torna con un colossal da due ore e mezza di musica.
Un doppio album che mette in fila ben 44 canzoni e in cui passa musica di ogni genere: nel grande pentolone dei Maisie bolle techno, folk, hard-rock e addirittura melodismi da canzone italiana.
Insomma, un minestrone indigeribile, se non fosse che a scegliere gli ingredienti e a maneggiarli con cura c’è un gruppo di veri stregoni della musica. Balera Metropolitana richiede grande attenzione, ma appare sin dal primissimo ascolto come un lavoro complesso, sapiente, a tratti geniale.
Magnifiche intuizioni e improvvisi cambi di rotta movimentano il potente flusso musicale di un disco violento e senza orpelli, come deve essere il buon rock.
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