Non profit
Rocca (CRI) risponde al presidente Misericordie d’Italia
"Rispetto per i volontari di Croce Rossa Italiana. Brunini pensi ai rapporti privilegiati delle Misericordie"
di Redazione
“Sono sinceramente colpito dalle dichiarazioni del presidente delle Misericordie d’Italia che parla di cose che non conosce o che fa finta di non conoscere”. A parlare è Francesco Rocca, Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana che risponde così al comunicato dell’associazione di volontariato: “Le risorse milionarie di cui Brunini parla vengono destinate alla preparazione alla risposta alle grandi emergenze nazionali e internazionali che i volontari e gli operatori di Croce Rossa Italiana fanno in maniera continuativa come hanno anche dimostrato in Abruzzo e anche ad Haiti”.
“E penso – continua Rocca – che tutti gli italiani conoscano bene la forza e l’abnegazione con cui la CRI risponde a ogni singola emergenza. Quelle risorse non hanno niente a che vedere con quello che quotidianamente fanno i nostri comitati con le loro migliaia di volontari sui territori assicurando il sostegno, da Lampedusa a Bolzano, agli ultimi della terra, ai vulnerabili, a chi ha bisogno.
Voglio inoltre ricordare che l’indipendenza è uno dei nostri sette Principi fondamentali e che quindi noi non siamo controllati dallo Stato, ma vigilati. Brunini poi si dimentica il ruolo di ausiliarietà ai pubblici poteri che la nostra Associazione ha, come sancito dalle Convenzioni di Ginevra. E ancora, fa finta di non ricordare il rapporto di ausiliarietà alle forze armate italiane nei teatri di guerra, dove la Croce Rossa è presente da sempre”.
“E poi – conclude Francesco Rocca, Commissario Straordinario della Croce Rossa Italiana – voglio sottolineare l’importanza a livello mondiale del nostro emblema e del nostro lavoro quotidiano nel rispetto del principio di neutralità, visto che siamo i depositari del diritto internazionale umanitario e delle Convenzioni di Ginevra. Caro presidente delle Misericordie d’Italia, non pensi di farsi pubblicità attaccando la Croce Rossa Italiana: giù le mani dal volontariato e basta con le strumentalizzazioni. Piuttosto pensi ai rapporti privilegiati che le Misericordie hanno in alcune regione d’Italia e che spesso mettono all’angolo la CRI che paradossalmente si ritrova penalizzata proprio per la sua natura pubblica. I nostri volontari meritano rispetto”. .
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