Formazione

“Road to Social Change” direzione sostenibilità

La seconda edizione dell'iniziativa, organizzata da UniCredit in collaborazione con Aiccon, Politecnico di Milano - Tiresia, Polimi Graduate School of Management, Fondazione Italiana Accenture e TechSoup, mira a stimolare la cooperazione tra profit e non profit in un'ottica di sostenibilità integrale e a formare i Manager del Terzo settore: sono 200 i Social Change Manager del Terzo settore formati nel corso della prima edizione di Road to Social Change

di Redazione

Profit e non profit come motore di sviluppo inclusivo e sostenibile del Paese. È con queste finalità che UniCredit, nell'ambito delle attività svolte da Esg Italy con i programmi di education della Banking Academy, ha presentato, nel corso dell'incontro dal titolo "La prospettiva della Sostenibilità Integrale", la seconda edizione di "Road to Social Change", un percorso finalizzato a stimolare la cooperazione tra organizzazioni profit e non profit italiane, mettendo al centro il tema della formazione delle nuove competenze professionali necessarie alla crescita delle imprese sociali.
Il programma totalmente gratuito ideato da UniCredit è realizzato in collaborazione con Aiccon, Politecnico di Milano – Tiresia, Polimi Graduate School of Management, Fondazione Italiana Accenture e TechSoup.

Dopo l'intervento introduttivo di Massimiliano Mastalia, responsabile Corporate di UniCredit Italia, incentrato sul tema della crescita delle Pmi e del non profit nella prospettiva della sostenibilità integrale, è intervenuta Annalisa Areni, responsabile per il Sud di UniCredit Italia, che ha raccontato le prospettive dal punto di vista del Mezzogiorno sul tema della sostenibilità integrale e dell'imprenditoria sociale. Si sono poi alternate le testimonianze di alcune esperienze profit e non profit: Domenico Scordari, presidente e ceo di N&B Natural is Better, Sara Roversi, presidente del Future Food Institute e Stefano Pisani, sindaco di Pollica, che ha raccontato l'esperienza di Pollica 2050. Sono seguiti gli interventi di Fabio Fraticelli, Chief Operating Officer, TechSoup Italia, di Paolo Venturi, Direttore Aiccon, di Mario Calderini, professore ordinario School of Management del Politecnico di Milano e di Germana Di Domenico, dirigente della Direzione Rapporti Finanziari Europei, Dipartimento del Tesoro del ministero dell'Economia e delle Finanze. Ha chiuso i lavori della giornata Daniele Cesaro, responsabile Esg di UniCredit Italia, che ha illustrato il percorso e le finalità di "Road to Social Change"

«Il Terzo settore genera un volume d'affari di circa 80 miliardi di euro, avvicinandosi al 5% del Pil, coinvolge 360mila istituzioni, impiega oltre 860mila dipendenti ed è un settore in continua evoluzione, in grado anche di creare importanti opportunità di lavoro» ha spiegato Massimiliano Mastalia. «Le sinergie tra profit e non profit possono imprimere un decisivo contributo al processo di ripartenza del Paese in chiave inclusiva e sostenibile, sulla base delle priorità strategiche contenute nel Pnrr. Road to Social Change mira proprio a creare connessioni tra associazioni non profit e mondo delle imprese per stimolare una imprenditorialità sociale in grado di assicurare il benessere delle comunità, oltre a valorizzare i processi di cambiamento che partono dal basso, grazie a nuove figure professionali che possono aiutare le imprese sociali a cogliere le nuove le opportunità che si presenteranno».

Sono già 200 i Social Change Manager del Terzo settore formati nel corso della prima edizione . Obiettivo di Road to Social Change è infatti anche quest'anno quello di sostenere il comparto attraverso la crescita delle competenze manageriali, formando nuove figure professionali con le conoscenze e abilità necessarie per progettare e guidare i processi trasformativi delle realtà profit e non profit italiane e in grado di accompagnarle a cogliere opportunità di sviluppo e verso il raggiungimento di obiettivi Esg e modelli ibridi di economia sociale.
I partecipanti al percorso Road to Social Change otterranno l'Open Badge di Social Change Manager, una certificazione digitale di conoscenze, abilità e competenze acquisite, rilasciato da Polimi Graduate School of Management. Le competenze chiave del Social Change manager gli permetteranno di supportare e co-progettare modelli di business sostenibili e individuare le tecnologie digitali adatte a generare un impatto positivo sulla comunità.

Il percorso si svilupperà attraverso 5 Digital Talk nazionali (i prossimi incontri si focalizzeranno sui temi: digitalizzazione, rivoluzione verde e mobilità sostenibile, Welfare e, infine, Sanità territoriale) e un evento di chiusura e premiazione che avranno come filo conduttore le missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e si svilupperanno anche attraverso il racconto di esperienze e testimonianze concrete provenienti dai territori italiani.

Il progetto prevede anche una Call, che partirà il 1° settembre, per stimolare e premiare progettualità che prevedano sinergie efficaci tra profit e non profit.
Saranno premiate iniziative capaci di generare impatto sociale e innescare processi di sviluppo territoriale, perseguendo le missioni del Pnrr in un'ottica di Sostenibilità Integrale, che saranno trattati nei Digital Talk.

In apertura Photo by Scott Webb on Unsplash

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