Economia
Rivoluzione legislativa per le coop inglesi
Il governo annuncia una semplificazione. Le richieste dei sindacati inglesi
The Guardian ospita l’intervento di Helen Barber, segretario del sindacato Co-operatives UK che rappresenta le cooperative del paese. Ecco come commenta l’annuncio di cameron di voler accorpare in un’unica legge quadro tutta la farraginosa legislazione sulle coop, che secondo il sindacato ha frenato finora lo sviluppo di questo modello economico in Gran Bretagna.
<<La scorsa settimana il primo ministro ha fatto un annuncio storico: il governo, prima delle prossime elezioni, accorperà la normativa che attualmente regola le società cooperative in un’unica legge quadro.
Questa è una mossa molto gradita e un passo importante per contribuire a creare condizioni di parità per le cooperative. Nonostante le dimensioni e il contributo che le cooperative danno all’economia, infatti – oltre 5.000 cooperative indipendenti che fatturano più di 33 miliardi di sterline l’anno – queste sono spesso trascurate in favore di altri modelli di business. Il pubblico, i consulenti aziendali e i funzionari di governo troppo spesso non riescono a capire come le cooperative operino con successo unendo performance economiche ed etica.
Una delle principali ragioni di questa incomprensione è che l’attuale legislazione per le cooperative è obsoleta. E’ stata infatti sviluppata a partire dal 1965 e portata avanti a spizzichi e bocconi, tanto che ora sono in vigore17 leggi diverse che normano il settore.
Questa legislazione anacronistica fa sì che le cooperative appaiano complesse e inoltre crea una serie di costi e barriere per le cooperative. Si va dall’uso di un linguaggio obsoleto e oscuro, che rende difficile comprensione della legge, fino alla difficoltà di fondare una cooperativa di lavoro a causa della necessità di consultare molti pezzi di legislazione; ci sono poi maggiori costi da affronatre in termini di consulenza legale o di revisione dei conti a causa della mancanza di chiari orientamenti legali, soprattutto rispetto alle società di capitali e alle charities. Un labirinto legislativo che spesso scoraggia chi vorrebbe aprire una cooperativa o rende particolarmente complesso per le cooperative esistenti chiedere finanziamenti e prestiti.
Una legge quadro renderebbe più facile a noi spiegare, e agli altri capire, il modello economico cooperativo. Cruciale sarà semplificare il processo di creazione di una cooperativa, ridurre i costi e la complessità della gestione e creare una maggiore parità con altre forme imprenditoriali.
Il primo ministro ha fatto l’annuncio all’inizio dell’anno internazionale delle cooperative. Il nostro appello per l’anno internazionale delle cooperative è quello di rendere il più semplice e più naturale costituire una società cooperativa, al pari di qualsiasi altra forma di business. Le Nazioni Unite hanno chiesto a tutti gli Stati membri a rivedere il quadro legislativo per le cooperative, e siamo lieti che il Regno Unito sia stato il primo paese al mondo a compiere questo passo>>.
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