Non profit

Rivoluzione inglese per i neopapà

La famiglia potrà decidere se a casa col bebè (10 mesi) resterà mamma o papà. Lo vorresti anche in Italia?

di Benedetta Verrini

Era nell’aria, già da quando, a fine estate, il premier David Cameron ha deciso (ed è stato il primo nella storia di una nazione) di usufruire delle due settimane di congedo parentale in occasione della nascita di suo figlio. Per restare a casa, il capo del governo ha anche disertato la visita del Papa.

Ora il governo britannico compie un passo ulteriore su questa scia: non più un congedo a spot, ma un vero e proprio diritto alla maternità (obbligatoria e facoltativa) anche per i padri. Così nessuna donna in età fertile potrà più essere discriminata in un’assunzione di lavoro. Sarà la famiglia a decidere chi dei due starà a casa con il bambino, in totale parità.

I dettagli del piano rivoluzionario per le famiglie britanniche, che entrerà in vigore ad aprile, saranno presentati oggi dal vice-premier britannico Nick Clegg, scrive la BBc nel suo sito internet. Le coppie decideranno se toccherà alla donna o all’uomo prendere la pausa dal lavoro, fino a un massimo di 10 mesi. I neo-papà britannici potranno usufruire anche di ciò che resta del congedo non pagato delle compagne se queste ultime rientrano al lavoro prima.

I genitori avranno inoltre la possibilità di rimanere a casa insieme, magari subito dopo il parto, piuttosto che uno alla volta o di prendere lo stop in più tranche e non per forza tutto insieme. Nel suo intervento Clegg dirà che è vitale – scrive la Bbc – riformare la licenza parentale, nell’intento di aiutare non solo i ricchi, ma anche le famiglie comuni, in quello che chiama “Sveglia Gran Bretagna”.

“Troppi genitori si sentono intrappolati dall’attuale rigida normativa”, secondo il numero due di Downing Street. Il sistema esistente, che permette agli uomini di prendere due settimane di congedo, “favorisce le donne ed emargina gli uomini”, sostiene Clegg. Il governo britannico si riunirà prossimamente per discutere un vero e proprio sistema di condivisione del congedo che sarà introdotto nel 2015.

L’argomento stava a cuore anche al Labour, visto che è stato il precedente governo laburista a proporre di lasciare ai padri la possibilità di prendere il congedo non pagato rimasto inutilizzato dalle donne.

Attualmente, le madri inglesi hanno diritto a una maternità obbligatoria di sei settimane pagata al 90% dello stipendio, più 33 settimane “facoltative” pagate a 125 sterline l’una. In totale, possono restare a casa con il bambino circa un anno.

La proposta di legge è stata accolta molto male dal mondo dell’impresa: i manager la definiscono come “un totale incubo”. Andrew Cave, della Federazione dei piccoli imprenditori, l’ha definita “La misura sbagliata nel momento sbagliato”.

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