Economia

Rivoluzione Apple, donati 100 milioni

Secondo il New York Post l'azienda ha debuttato nel settore della filantropia grazie al nuovo CEO Tim Cook. Con Steve Jobs non era mai successo

di Gabriella Meroni

Aria  nuova alla Apple, e non solo dal punto di vista legale-giudiziario. Dopo la vittoria nella causa contro Samsung, ecco un'altra notizia, di tenore diverso, che se confermata ufficialmente darebbe nuovo lustro all'azienda Cupertino. Secondo il New York Post, che firma lo scoop, la Mela si è finalmente decisa a scrollarsi di dosso la fama di multinazionale più avara del mondo, gettandosi a capofitto nel campo della filantropia.

Il giornale newyorchese si dice sicuro delle proprie fonti ("vicine a Apple") e spara anche la cifra: 100 milioni di dollari sono stati donati da Apple nel 2011, metà all'università di Stanford e metà alla Product Red, l'organizzazione di aiuto all'Africa fondata da Bono e dal nipote di John Kennedy, Bobby Shriver. "Il nuovo CEO Tim Cook ha deciso di interrompere una tradizione negativa", scrive il Post, sottolinenando però che i 100 milioni donati l'anno scorso sono solo l'inizio per una corporation che dispone di qualcosa come 110 miliardi di dollari cash, che presto diventeranno 111 grazie alla vittoria in tribunale contro Samsung.

Secondo il direttore del Chronicle of Philanthropy, Stacy Palmer, Steve Jobs "non faceva beneficenza perché era convinto di contribuire già molto al benessere dell'umanità con i suoi prodotti". Il suo successore Tim Cook evidentemente non la pensa così.
 


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