Maggio 2024
L’Europa da rifare
Come rianimare il sogno europeo di un destino comune? Come costruire un’Europa collaborativa e solidale in grado di rispondere ai bisogni dei cittadini? Come creare sistemi economici sociali inclusivi e sostenibili capaci di generare sviluppo e sicurezza in particolare per le fasce di popolazione più fragili? In vista delle elezioni di giugno a queste domande prova a dare una risposta il numero del magazine di maggio intitolato “L’Europa da rifare”. Abbiamo acceso il faro su cinque temi decisivi: il Piano per l’economia sociale, il Green Deal, l’accoglienza e la gestione dei flussi migratori, la difesa comune non armata e il protagonismo dei giovani. Per ognuno di questi punti troverete un’inchiesta ricca di dati e testimonianze in modo che conoscere cosa l’Europa ha fatto finora, cosa non ha fatto e cosa resta da fare a livello continentale e dei singoli governi.
A firmare l’editoriale di questo numero (“La non autosufficienza è una questione pubblica”) è Giovanni Fosti, docente al Cergas Bocconi e grande esperto di welfare e politiche pubbliche. Scrive Fosti: «Ad oggi i servizi raggiungono meno del 30% della popolazione non autosufficiente. I posti letto residenziali sono appena il 7% del fabbisogno: occorre riconoscere che quello che tradizionalmente abbiamo considerato un fatto privato (la cura degli anziani, ndr) è ormai una questione pubblica».
Gli sguardi sul futuro di Forward come di consueto sono firmati da Ivana Pais, Giovanni Biondi, Stefano Granata, Gianluca Salvatori, Sergio Gatti, Doriano Zurlo, Anna Detheridge, Luca De Biase e Maurizio Crippa.
Apriamo infine Rewind, la terza sezione del magazine con la seconda edizione dello scudetto della sostenibilità a cura del nostro Nicola Varcasia, in collaborazione con l’università Cattolica di Milano. La graduatoria prende in considerazione cinque dimensioni della responsabilità sociale delle società di serie A. Ogni voce ha ricevuto una valutazione da zero a due stelle. Il risultato? Per il secondo anno il tricolore della sostenibilità e dell’impatto sociale è andato al Milan, davanti a Juventus e alla sorpresa Cagliari. Retrocedono in B: Napoli, Salernitana e Frosinone.
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p. 19
Il Piano per l’economia sociale —di Giuseppe Guerini
È la prima sfida per costruire un’Europa più giusta e solidale, e restituire ai cittadini il senso comune di sentirsi europei
p. 31
Green Deal, il patto verde —di Elisa Cozzarini
La Ue entro il 2050 può diventare il primo continente a impatto zero. Attenzione però a chi vuole fare marcia indietro
p. 43
Migranti, la Ue ritrovi la rotta —di Anna Spena
Esternalizzazione delle frontiere e nessuna visione comune: sulle migrazioni l’Europa è in un vicolo cieco. Ma uscirne si può
p. 53
Difesa comune non armata —di Riccardo Bonacina
L’istituzione dei Corpi civili di pace europei sarebbe un segnale decisivo per una reale politica di sicurezza continentale
p. 61
Next gen? Non rimanga solo uno slogan —di Sara De Carli
Povertà minorile, natalità, youth check, partecipazione, digitale e competenze: le sei partite per rendere i giovani protagonisti