Febbraio 2025
La pace siamo noi
La guerra si insegna, e la pace invece? Quali sono i modelli e i metodi per imparare a gestire i conflitti? Quali possono essere svolti in classe? Come possiamo scendere in campo in prima persona sia in Italia che all’estero? Il nuovo servizio di copertina di VITA parte da queste domande. Il nostro Paese è stato la patria di alcuni dei più grandi pedagogisti della pace, prima fra tutti Montessori, e poi don Lorenzo Milani, Loris Malaguzzi, Danilo Dolci, Mario Lodi. Eppure delle 40.321 scuole sul territorio sono solo circa 700 gli istituti dove si propongono attività assimilabili all’educazione alla pace. Ma se si impara da piccoli a gestire i conflitti, è possibile che da grandi si sarà in grado di fermarsi a parlare prima di spianare il fucile.
Nel numero raccontiamo cinque metodi: quello montessoriano; “Litigare bene” di Daniele Novara; quello sviluppato a Rondine Cittadella della Pace; la “Rete delle Scuole di Pace” e le proposte educative del “Centro studi Erickson”. L’educazione alla pace si può fare anche fuori dalle scuole e sono tante le occasioni per essere protagonisti: dall’esperienza dei Caschi Bianchi alla scelta di diventare scout. Dalla carriera nella cooperazione internazionale all’acquisizione di tecniche di peacebuilding.
Ma oggi quale pace interessa ai giovani? Per rispondere abbiamo messo intorno a un tavolo undici ragazzi e ragazze, tra i 17 e i 27 anni che amano, scelgono, sbagliano, compiono i passi che conducono al mondo adulto oggi, in Italia, in un tempo che non possiamo che definire di guerra. E le interviste a quattro esperti: la filosofa Maura Gancitano; l’insegnante e scrittore Enrico Galiano; la formatrice Irene Facheris e il comunicatore Daniele Grassucci.
L’editoriale del numero è dedicato a Riccardo Bonacina. A firmarlo è stata Marianella Sclavi, esperta dei processi di ricostruzione e gestione creativa dei conflitti, tra le fondatrici – anche insieme a Bonacina – del Movimento europeo di azione non violenta – Mean. «Ci sono persone che hanno l’orecchio assoluto», ha scritto. «Ed altre, ancor più rare, che hanno l’amicizia assoluta. Riccardo era uno così».
La sezione Forward che segue l’editoriale ospita le rubriche di: Ivana Pais, che parla di volontariato aziendale; Anna Detheridge; Stefano Granata che racconta il trend di imprese sociali che oltre
le attività socio-assistenziali ed educative aprono all’inclusione lavorativa; Giovanni Biondi; Luca De Biase, Doriano Zurlo; Gianluca Salvatori; Sergio Gatti e Maurizio Crippa.
Infine il Rewind del mese si apre con un’inchiesta sul boom di adesioni ai circoli Arci e Acli: oggi la partecipazione è più viva che mai così come il bisogno di socialità fisica è una necessità per giovani e non. Nel 2024 sono più di un milione i soci di Arci. Quelli di Acli, che nel 2023 erano cresciuti fino ad arrivare a 307mila, hanno confermato, anche nel 2024, il trend di crescita.
E ancora il dialogo con Luca Gori, delegato Acri per il Terzo settore, organismo che rappresenta 85 Fondazioni di origine bancaria e le Casse di risparmio italiane. Gori mette al centro un tema cruciale: l’amministrazione condivisa, ovvero la capacità di costruire partenariati fra pubblica amministrazione e Terzo settore, con la “triangolazione” delle fondazioni di origine bancaria.
Il numero si chiude con la decima edizione dell’Italy Giving Report, uno speciale di 16 pagine per fare il punto sulle donazioni in Italia. Nel 2022, partendo dai dati dell’Agenzia delle entrate, VITA stima che le donazioni complessive siano state pari a 7,457 miliardi di euro, con un incremento del 9,83% sull’anno precedente. Una crescita che ora rischia di essere frenata dal calo dei donatori: nel 2024 sono scesi del 6,78%.
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Scuole di pace
Così mettiamo la guerra dietro la lavagna —di Emanuele Brignoli e Marcello Raimondi
I metodi: Montessori, Daniele Novara, Rondine Rete delle scuole di pace, Erickson
Carlos Palma: «Con il mio dado “magico” cambio lo sguardo dei giovani di tutto il mondo» —di Marcello Raimondi
Stefania Giannini: «L’educazione fa la differenza: la pace entri nei programmi scolastici» —di Marcello Raimondi
Letture per coltivare la pace
da p. 26
p. 28
p. 40
p. 42
p. 44
Costruttori di pace si diventa
Pacificatori senza confini —di Anna Spena
Quelli che la pace la fanno tutti i giorni —di Anna Spena
Israele & Palestina: «Noi la guerra non la facciamo» —di Anna Spena
Costruire la pace tra Tambacounda e Caltagirone —di Nicola Varcasia
da p. 48
da p. 49
p. 58
p.60
Quale pace interessa ai giovani?
Tavola rotonda —a cura di Daria Capitani
Con la partecipazione di: Paolo Zurlo, Andrea Scaioli, Edoardo Pellicciotta, Irene Lecchi, Chiara Amiranda, Alessandro Cestoni, Elisa Lodovici e Giulia Carrara, Alessandro Colombo, Sabrina Lunardon, Anastasia Ierna
da p. 63
La riscoperta delle fragilità ci rende più gentili —dialogo con Maura Gancitano
da p. 76
Se la pace rimane un ideale abbiamo perso —dialogo con Irene Facheris
Cerchiamo la pace nei nostri ragazzi —dialogo con Enrico Galiano
Sta emergendo una generazione che rifiuta la guerra —dialogo con Daniele Grassucci
da p. 77
p. 78
p. 80