Politica

Riuscira’ il signor W…/Votare nel 2008. O finisce nelle sabbie mobili

Sarà un fattore di ulteriore immobilismo o di rinnovamento? Tutto sta nel coraggio delle scelte che saprà fare. A cominciare dalla scelta delle alleanze...a cura di, Paolo Messa

di Redazione

Il fattore W irrompe nel panorama desolato della politica italiana. Veltroni scende in campo e tanto basta al centrosinistra per riprendere fiato e tornare ad un impegno non rassegnato. Il sindaco di Roma ha capito che non può più stare riparato in Campidoglio e che dovrà scendere nel campo non innocente della politica nazionale. La discesa in campo di Veltroni trova origine nelle difficoltà del governo Prodi ma queste non sono frutto solo della debolezza del presidente del Consiglio ma della contraddizione intrinseca di una coalizione troppo larga e disomogenea, e per questo motivo naturalmente rissosa e incapace di decidere. Il primo cittadino di Roma deve conquistare oltre alla leadership del Partito democratico la premiership dell?intero raggruppamento di centrosinistra. E qui, da subito, si manifesta il primo e più importante nodo politico. Veltroni vorrà proporre un maquillage dell?Unione (comunque utile) o vorrà rischiare con una novità? In altre parole, è disponibile a rinunciare all?intesa con Rifondazione e sinistra radicale? Può sembrare in apparenza un salto nel buio, ma non è così.

Merita di essere ricordata la candidatura di Rutelli nel 2001. Lanciata all?ultimo momento, dopo una legislatura con ben quattro governi diversi, si basava su un?alleanza senza Rifondazione e Di Pietro. L?attuale vice premier, partito con una forbice di 14 punti di distanza da Berlusconi, si fermò a un soffio dalla vittoria, con un solo punto di differenza. Walter potrà più di Rutelli? Non solo. Sulla scena politica si stanno muovendo iniziative nuove. Savino Pezzotta da una parte e Daniele Capezzone dall?altra sono indicatori del malessere nei confronti di questo bipolarismo da non sottovalutare. Veltroni può parlare sia ai riformisti che ai massimalisti, senza scegliere. Aiuterebbe così la campagna elettorale del centrodestra che già lo dipinge come un nuovo Prodi, solo un po? più giovane. Intanto, però, non si possono non considerare alcune conseguenze immediate. La prima è che gli italiani saranno richiamati al rinnovo di governo e Parlamento nella primavera del 2008. è impensabile infatti che Veltroni si lasci cuocere a fuoco lento e che lo stesso permetta Prodi. La leadership del primo elide la premiership del secondo e viceversa. Per la sinistra si tratta di serrare le fila e aprire ufficialmente la campagna elettorale con le primarie di ottobre.

Quanto alla Cdl, non è un mistero che questa accelerazione prenda in controtempo Fini e Casini, rafforzando e blindando il primato di Berlusconi. Anche a destra, il tema è lo stesso. Ripetere lo schema delle ultime due elezioni (coalizioni con la Lega e Cav. candidato premier) o cambiare. Ecco perché quel che vorrà fare Veltroni non riguarderà solo il Pd.

Il fattore W sarà fattore di immobilismo o di cambiamento? L?impressione è che avrà maggiori possibilità di successo solo se imboccherà il sentiero dell?innovazione.

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