Cultura

Ritratti di donne narrati da donne

Succede a Milano: alla mostra della grande fotografia Annie Leibovitz con solo ritratti femminili, sette ragazze immigrate fanno da guida. Le visite si trasformano in esperienze di storytelling. Da non perdere

di Giuseppe Frangi

Vedere la mostra di Ritratti femminili di una delle più grandi fotografe di oggi guidate da sette donne che vengono da paesi e culture differenti. La fotografa è Annie Leibovitz e la mostra si intitola «Women new portraits».

Ogni giovedì e martedì a partire da oggi, dalle 18,30 alle 20,30, Geanina, Lilly, Miriam, Sara, Bahija, Adjia, Nadia faranno da guide alla mostra che si tiene a Milano all’ex Fabbrica Orobia. Offriranno una rilettura personale di queste immagini che ritraggono donne che hanno conseguito risultati eccezionali, tra cui artiste, musiciste, amministratrici delegate, scrittrici e filantrope, grazie a queste guide speciali e alla loro interpretazione strettamente collegata alla cultura, all’esperienza e provenienza di ciascuna.

ll progetto, sostenuto e voluto da UBS (della cui raccolta le fotografie fanno parte), è stato ideato con la collaborazione di Connecting Cultures e Associazione Comunità Nuova Onlus e consiste nell’incontro tra le opere d’arte e persone di provenienza multietnica che avranno la possibilità di offrire al pubblico nuove chiavi di lettura raccontando storie, emozioni e ricordi legati al loro vissuto e connessi alle opere presenti.

Le visite saranno uno storytelling di esperienze di vita divulgate ai visitatori attraverso differenti livelli di comunicazione e di linguaggi. Una forma di narrazione che dall’arte contemporanea porta a una nuova modalità di incontro e scambio interculturale che ben si innesta nel contesto dell’esposizione.

Le opere di Annie Leibovitz vengono così proposte come medium di connessione sociale e accompagnano il racconto e l’ascolto delle esperienze testimoniate dalle guide, che rivestiranno il ruolo di veri e propri mediatori culturali. L’obiettivo è quello di offrire al visitatore una contaminazione delle culture come valore aggiunto, grazie alla pluralità di linguaggi e all’ascolto di storie personali ad elevato contenuto sociale.

Per partecipare alle visite la prenotazione è obbligatoria
tel. 02 89181326
E-mail: info@connectingcultures.info

Foto di Gaetano Corica

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