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Ritorna la pace tra Colombia e Venezuela

Incontro con esito a sorpresa tra Chavez e il nuovo premier colombiano Santos. Superati i dissaporti del recente passato

di Daniele Biella

Hugo Chavez stupisce ancora una volta tutti. Il presidente venezuelano, spesso al centro delle news mondiali per le sue posizioni intransigenti contro l’imperialismo e per le sue iniziative neanche troppo velate di riduzione del dissenso interno, questa volta compie un gesto di apertura inaspettato verso uno dei paesi suoi acerrimi nemici, quella Colombia così ‘vicina’ alle politiche dei gringos statunitensi e da decenni in lotta contro i guerriglieri che invece Chavez dimostra di apprezzare: in un incontro istituzionale con il neoeletto presidente colombiano, Juan Manuel Santos (di destra e vicino alle posizione del premier uscente, Alvaro Uribe), accorda di ristabilire le relazioni diplomatiche interrotte da tempo (in particolare da quando lo stesso Uribe aveva accusato Chavez di nascondere sul proprio territorio alcuni membri delle Farc, le Forze armate rivoluzionarie colombiane) e di normalizzare lo scambio commerciale, anch’esso preda di ingenti restrizioni fino a ieri.

L’inedito meeting è avvenuto la scorsa settimana in terra colombiana, a Santa Marta, sotto gli occhi del segretario generale dell’unasur, Unione della nazioni sudamericane, ovvero Nestor Kirchner, ex presidente dell’Argentina. “D’ora in avanti avremo un dialogo trasparente, diretto, rispettoso e privilegiante la via diplomatica”, hanno dichiarato in congiunto Chavez e Santos al termine del faccia a faccia. “Alla base ci saranno i principi di non ingerenza negli affari interni di ciascun paese e di rispetto alla sovranità e integrità territoriale dei due Stati”. In tal senso, l’agenzia latinoamericana Pulsar fa sapere la decisione dei due premier di istituire cinque commissioni distinte che trattino i problemi attuali tra le nazioni: il pagamento del debito estero e la riattivazione delle relazioni commerciali, la ricerca di un accordo di ‘complementazione economica’, la necessità di un piano di investimento sociale lungo la frontiera in comune, lo sviluppo di opere congiunte di infrastruttura e la messa in atto di un piano di sicurezza.

Abbiamo deciso di voltare pagina e pensare al futuro dei nostri popoli”, ha spiegato Santos, mente Chavez si è limitato a sottolinerare “l’importanza dell’Unasur nella risoluzione dei conflitti continentali”.

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