Non profit

Risvegliarsi a Casa di Luca.

Luca De Nigris dopo un’operazione di routine entrò in coma e vi rimase per 240 giorni, respinto da tutti gli ospedali.

di Redazione

I medici lo definiscono in insulto celebrale, un grave danno al cervello che può essere provocato da un trauma, da intossicazione o malattie. Ogni anno in Italia 30 mila persone entrano in uno stato di incoscienza comunemente detto coma, soprattutto in seguito ad incidenti stradali. Di questi, una minoranza muore o entra in coma prolungato, mentre oltre il 40% riesce a sopravvivere, affrontando un lento e graduale risveglio che grazie al progresso delle tecniche di rianimazione e al perfezionamento di terapie riabilitative negli ultimi anni conduce sempre più verso una vita normale. Nessuno sa quando e come può avvenire il risveglio dal coma, e soprattutto nessuno può prevedere i tempi di recupero. Ma recuperare è possibile, e periodicamente si accendono dibattiti e nascono iniziative di cittadini che hanno il solo obiettivo di restituire la speranza a chi, spesso dato per morto, ha avuto un?altra chance per tornare a vivere. In Italia purtroppo i centri specializzati sono pochi, i posti disponibili circa 200 e il ricambio dei malati lentissimo; quindi spesso sono le associazioni di volontariato a dover darsi da fare.
Così, nel marzo scorso, è nato il primo Coordinamento nazionale associazioni trauma cranico che, per colmare i vuoti delle istituzioni, ha creato una rete di volontari, medici e fisioterapisti. Nel 2000 aprirà i battenti anche ?La Casa dei risvegli?, il primo centro post-intensivo per pazienti in coma convenzionato con la Asl di Bologna, che sarà dedicato a Luca de Nigris, morto l?8 gennaio 1998. L? ideatore è Fulvio de Nigris, padre di Luca e coautore del libro L?operazione è perfettamente riuscita (edizioni Calderini) in cui racconta la solitudine e la battaglia di una famiglia all?interno di un tunnel infinito: un?operazione andata male, il coma, il risveglio dopo 240 giorni di incoscienza e infine la sconfitta, la morte di Luca. Per ricordare Luca, la sua battaglia, e per permettere ad altri giovani di avere la possibilità di combatterla ad armi pari, il signor De Nigris sta cercando fondi per costruire la sua Casa. Sul sito Internet che ospita l?Associazione amici di Luca è possibile contribuire acquistando un mattone al costo di poche decine di migliaia di lire. Si può poi ovviamente contribuire attraverso le vie più tradizionali, contattando l?associazione, che ha raccolto fino ad oggi 250 milioni attraverso la vendita di 1600 mattoni.
«La Casa che costruiremo sarà un luogo di risveglio per tutti: medici, pazienti e familiari», dice Fulvio de Nigris. «Dove giovani in coma potranno essere seguiti 24 ore su 24 e soprattutto dove i genitori parteciperanno alla riabilitazione e non saranno abbandonati alla loro sorte come lo siamo stati noi. Quasi sempre, davanti a questi drammi, i genitori vengono trattati dai medici come rompiscatole o vengono accusati di essere mitomani che vedono segnali di risveglio inesistenti. Alla Casa dei risvegli questo non accadrà». Luca, nato idrocefalo e affetto da una grave scoliosi, entrò in coma dopo un?operazione di routine. E solo grazie a un gara di solidarietà promossa dai suoi amici i genitori riuscirono a ricoverarlo nella clinica austriaca Anna Dengel Haus di Hochzirl, vicino a Innsbruck, un centro specializzato per i traumi cranici. Ma il sogno di molti pazienti e dei loro cari è di non dover più recarsi oltre frontiera per ricevere l?assistenza di cui avrebbero bisogno.
Per contribuire alla costruzione della Casa dei risvegli per pazienti in coma si può contattare l?Associazione amici di Luca al numero 051.252103 o acquistare un mattone on-line all?indirizzo Internet www.comune.bologna.it/iperbole/amicidiluca

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