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Risparmio: il testo della Relazione approvata alla Camera

Il documento, che è l'anticamera della riforma in materia (necessaria dopo i crack Parmalat e Cirio) ha spaccato le Camere: Montecitorio ha dato l'ok, al Senato ci sono "resistenze"

di Benedetta Verrini

Le Commissioni riunite VI (Finanze) e X (Attività produttive, commercio e turismo) della Camera hanno dato il via libera al documento d’indagine sul risparmio, con voto a favore di tutti i gruppi. Martedì comincerà la discussione sul disegno di legge. Il sì al documento ha letteralmente spaccato le due Camere, perché le due commissioni di Palazzo Madama non hanno votato e fanno emergere contestazioni sul testo approvato alla Camera. Il Senato, infatti, ha dovuto fare i conti con resistenze politiche, in particolare con i sostenitori del governatore Antonio Fazio e la mancanza “tecnica” del numero legale per la votazione, che slitterà alla prossima settimana. Ampiamente favorevole a una riforma della legge sul risparmio, il documento poggia sul via libera alla corporate governance, cioè a rafforzare il ruolo di controllo degli azionisti di minoranza, introducendo ulteriori garanzie per l’indipendenza degli organi di controllo interno, soprattutto del collegio sindacale. Viene ribadita l’esigenza di introdurre maggiori controlli sulle società di revisione e analisti finanziari. La relazione si esprime favorevole a una riforma delle authorities “per finalità” e poi tratta del mandato a termine del Governatore, chiede un inasprimento delle pene previste per il reato di falso in bilancio e introduce la possibilità della class action (negando però la possibilità di istituire un fondo per risarcire i risparmiatori). Iil testo integrale della Relazione approvata a Montecitorio è disponibile nell’allegato (colonna in alto a destra)


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