Volontariato

Risparmio: gli italiani si affidano al mattone

Nel 2003 la tendenza è stata quella dell'investimento nel mattone e l'indebitamento delle famiglie ha continuato a salire.

di Selena Delfino

Nel 2003 il risparmio delle famiglie italiane in attività finanzierie è calato. In aumento invece la la tendenza a investire i propri risparmi sul mattone. E’ quanto si legge nella relazione annuale di Bankitalia. Il risparmio finanziario delle famiglie, nel 2003, e’ sceso a 73 miliardi di euro, pari al 5,6% del Pil, dagli 87 miliardi di euro (6,9% del Pil) del 2002, portandosi a un livello ”inferiore alla media del periodo 1995-2001”. Una riduzione, quella dei risparmi investiti in attività finanziarie come obbligazioni, azioni, depositi, ancora più forte si se considera la perdita di potere d’acquisto determinata dall’inflazione sulla consistenza delle attività finanziarie (2% del Pil nel 2003, 2,2% nel 2002). Al netto di tale perdita, infatti, il risparmio finanziario e’ sceso al 3,6% del Pil dal 4,7% del 2002. Un calo ”da ricondurre all’elevata propensione delle famiglie ad acquistare attività reali, in particolare abitazioni”. Il che spiega la dinamica del risparmio complessivo, che ha continuato a salire portandosi a oltre 110 miliardi. L’indebitamento delle famiglie ha continuato a salire, e spinto dall’aumento dei mutui immobiliari ha raggiunto i 32 miliardi, anche se i debiti – si legge nel rapporto – ”restano contenuti” in rapporto al Pil, attestandosi nel 2003 al 26%. ”La ragione prevalente – spiegano i tecnici di Bankitalia – che spinge le famiglie a indebitarsi presso le banche e le società finanziarie, resta l’acquisto e la ristrutturazione di immobili”


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