Non profit

Risparmiatori in timida uscita

di Carmen Morrone

Dalla fine di luglio, a meno di ulteriori sorprese, la Borsa italiana dovebbe iniziare una tranquilla bonaccia di lenta crescita. Condizione ideale per chi, rimanendo tra i fondi, volesse iniziare un piano di accumulo: l’acquisto di quote nel tempo garantirebbe un ulteriore frazionamento del rischio, tenendo conto che non siamo ancora in una situazione “normale”.
Intanto, tra tutte le offerte presenti sul mercato, gli italiani, secondo un’indagine Gfk Eurisko Finance (4.500 interviste su un campione suddiviso in 11 fasce di reddito-approccio all’investimento) molto cautamente hanno deciso, nel 2009, di lasciare il loro patrimonio per il 74% in depositi, allontanandosi da azioni, obbligazioni e in particolare dal risparmio gestito. I piccoli risparmiatori tutt’al più si sono lasciati affascinare dai tassi di interessi (sicuri) dei nuovi conti correnti, purché garantiti dallo Stato. Tra le tante offerte, formulate purtroppo in modo da essere difficilmente confrontabili, ci sono quelle di Conto Arancio, Rendimax (Banca IFIS), Che Banca e Barclays. In questo periodo, offrono rendimenti tra il 4,38% e il 2,55% netto, di solito per un arco di tempo piuttosto limitato e quasi sempre vincolando in qualche modo la proposta.


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