Cultura

Risparmi: i soldi non bastano a otto italiani su dieci

Le "formichine" diminuiscono drasticamente e il futuro si fa sempre più incerto tanto che il 59% si ritrova a pensare con preoccupazione alla vecchiaia

di Paolo Manzo

Risparmiare per i figli? Impossibile. I soldi non bastano e i sacrifici costano. Così, otto genitori su dieci cambiano registro. Meglio programmare un bel viaggio almeno una volta l’anno, o impegnarsi con le rate della macchina nuova o ancora pensare al mutuo della casa.

Le formichine, insomma, diminuiscono drasticamente e il futuro si fa sempre più incerto tanto che il 59% si ritrova a pensare con preoccupazione alla vecchiaia. Più alla propria che a quella dei giovanissimi.

È quanto emerge da un’indagine realizzata dalla rivista BancaFinanza su un campione di 855 italiani, d?età compresa tra i 25 i 55 anni. ”Alcuni segnali di trasformazioni nella cultura e nel costume degli italiani c’erano già stati?, dichiara Angela Maria Scullica, direttore del mensile.

“Mesi fa, in un sondaggio da noi pubblicato, era già emerso il desiderio degli italiani di indebitarsi pur di andare in vacanza. Cosa si nasconde dietro a questa filosofia? Credo che la gran voglia di spendere sia una sorta di reazione: la voglia di togliersi tutte le soddisfazioni possibili nel momento in cui il futuro appare incerto”.

Carpe diem, dunque, è il nuovo motto. E le risposte del campione coinvolto nell’indagine non lascia spazio a dubbi: il 56% degli italiani dichiara di tendere a ‘bruciare tutti i soldi dello stipendio. Un po’ perché non ce la si fa e le spese sono tante, un po’ perché anche le tentazioni sono numerose.

Mentre il popolo di coloro che passa tutta la vita a far sacrifici e a mettere da parte qualcosa, è sempre più un’esigua minoranza (17%). Un italiano su quattro (24%) riesce a mettere da parte dei soldi in base ai periodi, mentre solo il 10% si ingegna ogni giorno a cercare di far fruttare il proprio denaro.

Ma perché gli italiani credono sempre meno nel risparmio? Accanto ad un 61% d?intervistati che dichiara semplicemente che ”è molto più conveniente spendere”, emerge un 42% che ritiene impossibile risparmiare, ”tanto i prezzi salgono sempre, quindi tanto vale comprare subito”.

Un italiano su tre (30%), invece, difende l’intramontabile filosofia del godersi al meglio il presente. E risparmiare, sostengono in tanti, è impossibile anche a causa dell’attuale sistema bancario. Il 25% lamenta ”interessi troppo alti, che impediscono di investire o buttarsi in qualche attività economica”.

Il 17% dichiara in maniera esplicita di ”non fidarsi assolutamente dei gestori del risparmio”. E lasciare i risparmi sul conto corrente? ”Quando sei un piccolo o un medio correntista non vieni considerato dagli istituti di credito, e alla fine le spese superano gli interessi”, così la pensa il 12% degli italiani.

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