Politica

Risorse sanità: accordo unanime delle Regioni sul riparto

L'auspicio di Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni, è che il Parlamento approvi un emendamento per rendere operativa in poche settimane la decisione presa. «Sarà possibile dar vita sui territori a una programmazione migliore avendo la certezza delle risorse»

di Redazione

È stato raggiunto all’unanimità l’accordo per il riparto delle risorse da destinare al servizio sanitario nazionale nel 2016. E il fatto che le Regioni lo abbiano fatto all’inizio dell’anno è un fatto che il presidente Stefano Bonaccini, al termine della Conferenza delle Regioni, considera «talmente significativo da ritenerlo per certi aspetti persino storico».
L’auspicio del presidente Bonaccini è che «il Parlamento approvi un emendamento che tecnicamente permetterebbe di rendere operativa questa decisione nell’arco di poche settimane. L’approvazione a febbraio invece che nella parte finale dell’anno, l’unanimità delle 20 Regioni italiane, su un tema così sensibile come la ripartizione delle risorse per la sanità che rappresenta gran parte del bilancio di una regione, con Regioni che hanno esigenze anche molto differenti: tutte caratteristiche di un risultato veramente molto positivo».

Nel proseguire la sua dichiarazione Bonaccini sottolinea come si tratti di un traguardo « raggiunto dopo una discussione mai banale, ricca di spunti e di considerazioni costruttive, di cui ringrazio tutti i presidenti e gli assessori». Secondo il presidente inoltre: «Se il Parlamento raccoglierà il segnale che oggi arriva dalle regioni sarà possibile dar vita sui territori a una programmazione migliore avendo la certezza delle risorse. È un segnale molto positivo che va in una direzione di costruttiva collaborazione istituzionale con Regioni che dimostrano al Paese di poter svolgere responsabilmente una funzione importante nella vita del sistema istituzionale italiano.

L’opportunità importante di poter dire al Governo che c’è l’unanimità della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome credo sia un fatto che non era assolutamente scontato e al quale devo dire pochi credevano fino a poche settimane fa».

Il lavoro della Conferenza delle Regioni ora proseguirà con due attività: «Il primo intervento è il mandato dato alla commissione Salute per affrontare il tema di una possibile revisione dei criteri. La seconda azione – raccogliendo le sollecitazioni di Toscana e Lombardia – riguarderà il necessario approfondimento per dar vita da un piano nazionale sul tema della mobilità sanitaria in piano nazionale: vi sono infatti squilibri e diseconomie che possono essere affrontate. insieme al Governo. A me però non piace dire “il Governo deve fare”, a mio avviso tocca alle regioni valutare cosa proporre. Solo così potremmo avere maggiore ascolto».

Bonaccini ha poi concluso annunciando che: «Il 25 di febbraio verrò con una proposta di sostituzione dell’attuale coordinatore della commissione salute, che ha svolto finora egregiamente il proprio lavoro ed anzi credo che l’assessore Sergio Venturi, insieme ad altri componenti della commissione, vada ringraziato per il grande impegno profuso in questi mesi. Lo sostituiremo solo perché l’Emilia Romagna oggi è rappresentata dal sottoscritto alla guida della Conferenza delle Regioni».

In apertura foto di Gabriel Bouys/Afp/GettyImages

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