Sostenibilità

Rischio radioattivo, via la base Usa dalla Maddalena

Lo ha chiesto in un'audizione al Senato il presidente della regione Sardegna, Renato Soru

di Benedetta Verrini

Che si sia riscontrato o no un inquinamento da radioattivita’ nell’arcipelago della Maddalena sussiste il problema della costanza di una fonte di rischio, rappresentata dalla presenza di un punto d’appoggio per sottomarini a propulsione nucleare. E’ la tesi ribadita dal presidente della Regione Sardegna, Renato Soru, davanti alla Commissione Ambiente del Senato, presso cui ha avanzato la richiesta di uno smantellamento della base Usa di Santo Stefano. Il Governatore della Sardegna e’ stato sentito nel pomeriggio nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla Commissione sui rischi di inquinamento radioattivo nella Sardegna nord-orientale. Soru – che era accompagnato dall’assessore dell’Ambiente Tonino Dessi’ – ha risposto per piu’ di un’ora alle domande dei senatori. ”Noi continuiamo a chiedere in ogni sede, e lo chiederemo ancora al Governo quando incontreremo il Presidente del Consiglio dei Ministri – ha spiegato – che abbiamo gia’ fatto la nostra parte per la difesa nazionale e per la difesa dell’Occidente nell’Alleanza Atlantica. Adesso ci deve essere dato il cambio”. Il presidente della Regione ha rimarcato che la presa di posizione non vuole assolutamente alimentare forme di antiamericanismo: ”Chiediamo che gli americani vengano da turisti, chiediamo che lascino la Sardegna con amicizia, come con amicizia sono venuti”. Soru ha spiegato che quel pezzo di territorio della Sardegna non puo’ continuare a convivere con una presenza militare di quella natura. ”La Maddalena e’ una piccola citta’ abitata tutto l’anno e sull’arcipelago si affacciano – ha rilevato – altre localita’, che d’estate diventano addirittura sovrappopolate. Quell’area e’ uno dei punti di richiamo del turismo internazionale, c’e’ un parco nazionale, uno internazionale nelle Bocche di Bonifacio, un pregio ambientale elevatissimo, che rende incompatibile anche un lontano rischio di incidenti nucleari. Ogni ipotesi di sviluppo economico in quella zona della Sardegna si fonda – ha osservato – sull’ospitalita’ turistica e l’economia locale e’ legata alla qualita’ dell’ambiente”. Renato Soru ha, quindi, allargato il discorso, sottolineando che non solo la comunita’ della Maddalena e quelle vicine, ma l’ intera Sardegna devono potere programmare il proprio sviluppo senza vincoli o la minaccia, sia pure soltanto ipotetica, rappresentata dal transito di sottomarini a propulsione nucleare e dalla loro sosta in un’isola (quella di Santo Stefano, ndr) interdetta agli usi civili. A proposito, infine, del rischio ambientale reale e ipotetico, il presidente della Regione e l’assessore dell’ Ambiente hanno affermato che nessun rapporto ufficiale rileva con certezza inquinamento da radioattivita’ alla Maddalena. ”Ma il sistema di rilevamento e’ obsoleto, vecchio di trent’anni, soggetto a guasti, a tempi morti durante il ricambio, che ne mettono in discussione – hanno concluso – l’efficacia, proprio perche’ ogni sistema di rilevamento ambientale si fonda sulla costanza dell’attivita”’.


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