Salute
Rischio elevato per i bambini sotto i due anni
Il ministero della Salute rilancia l'allarme: nessuna certezza sull'efficacia del vaccino
La prossima ondata di influenza A ha fatto alzare il livello di allerta del governo sui bambini. Sono i piccoli sotto i 2 anni – e comunque tutti i minori di 20 anni – i più esposti al rischio di contrarre il virus H1N1.
Per questo una nuova ordinanza del Ministero della Salute, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, dispone nuove categorie di soggetti che dovranno essere vaccinati (i bimbi frequentanti i nidi, ad esempio) e afferma che “Il controllo dell’infezione nei bambini e negli adolescenti risulta strategico per decapitare il picco dell’epidemia”.
L’ordinanza riporta i dati dati del CDC (Centers for Disease Control and Prevention, Atlanta, USA), dell’OMS, e delle sorveglianze sulla diffusione dell’influenza da virus H1N1 negli Stati Uniti, in Australia e in Oceania. Questi indicano che l’infezione colpisce maggiormente i bambini e i giovani. Il 75% degli affetti ha meno di 20 anni, il 10% meno di 2 e solo il 10 % più di 40 anni; i casi al di sopra dei 65 anni sono rari. Tale distribuzione ha un andamento inverso a quello dell’influenza stagionale.
Inoltre, prosegue l’ordinanza nelle sue premesse, “nella fascia pediatrica e adolescenziale, le strategie di intervento debbono tenere conto del fatto che le comunita’ infantili e giovanili presentano la piu’ alta probabilita’ di infettarsi, di trasmettere l’infezione al loro interno e, essendo molto aperte, anche ad altre comunita’ a loro esterne”.
Non è ancora chiaro come agisca il virus A. “Nonostante l’andamento del quadro clinico dell’infezione sia gia’ apparso, nella maggioranza dei casi, simile a quello determinato dalla piu’ nota influenza stagionale, le complicanze polmonari sono attese con una frequenza non ben conosciuta, ma presumibilmente maggiore di quelle dell’influenza stagionale”.
Chi è più a rischio?
Le complicanze dell’influenza A “colpiranno, con maggiore probabilita’, soggetti immunocompromessi, ma potranno interessare anche persone in buona salute. Particolarmente a rischio di complicanze gravi sono i soggetti che presentano una importante vulnerabilita’ della funzione respiratoria”.
“Alla luce di quanto sopra riportato”, conclude l’ordinanza, “sono da considerare categorie a maggior rischio di complicanze da infezione da virus H1N1 i bambini:
– di eta’ inferiore ai 2 anni, con particolare riguardo a quelli sotto i 6 mesi;
– con alterazioni funzionali o strutturali dell’apparato respiratorio (ad esempio, i nati gravemente pretermine, i bronco displasici, gli affetti da fibrosi cistica o da condizioni che determinano una alterazione grave della ventilazione, ecc.);
– con patologie croniche (ad esempio, malattie croniche polmonari [incluse l’iperreattivita’ bronchiale grave e l’asma in trattamento], cardiache, epatiche, renali, ematologiche, neuromuscolari, metaboliche [compreso il diabete], malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali, immunodepressione congenita o acquisita [HIV], malformazioni congenite, paralisi cerebrali,ecc.);
– socializzati precocemente (es. asili nido);
– che vivono in comunita’ (es. minori istituzionalizzati);
Gli strumenti a disposizione per controllare l’epidemia sono, oltre all’isolamento dei soggetti infetti/infettanti e l’utilizzo di dispositivi di protezione e l’igiene individuale, la vaccinazione e l’utilizzo di farmaci antivirali.
Ma è proprio sul vaccino che l’ordinanza fa un quadro poco rassicurante. Per quanto esso sia “il modo migliore per prevenire l’infezione e le sue complicanze”, non ne è assolutamente certa la sicurezza: “la decisione sull’utilizzo del vaccino – si legge – deve tenere conto del fatto che i dati di efficacia e sicurezza, ad oggi disponibili, sono per lo piu’ relativi ad un vaccino preparato con identiche modalita’ di produzione, ma utilizzando antigeni di un ceppo di virus influenzale (H5N1), diverso da quello responsabile dell’attuale pandemia (H1N1). Il vaccino di cui attualmente si ipotizza la prossima disponibilita’ e’ adiuvato con MF59. Per questo vaccino sono ancora in corso studi sui profili di sicurezza, anche se 1′ adiuvante e’ gia’ noto, utilizzato per altri vaccini e ritenuto ragionevolmente sicuro anche in bambini e giovani adulti”.
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