Non profit
Ripartizione dei finanziamenti per gli anni 2000, 2001 e 2002 per la realizzazione di strutture per le cure palliative
di Redazione
DECRETO 5 settembre 2001
Ripartizione dei finanziamenti per gli anni 2000, 2001 e 2002 per la realizzazione di strutture per le cure palliative. (GU n. 266 del 15-11-2001)
IL MINISTRO DELLA SALUTE
Visto il decreto-legge 28 dicembre 1998, n. 450, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 1999, n. 39;
Visto il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni ed integrazioni;
Visto l’art. 16, comma 3, della legge 1994, n. 109, e successive modificazioni ed integrazioni;
Visto l’art. 2, comma 5, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, e successive modificazioni ed integrazioni;
Visto il decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281;
Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 288 del 10 dicembre 1998;
Visto il decreto ministeriale del 29 settembre 1999;
Vista la legge 29 dicembre 1999, n. 488, che integra, nella tabella F, i finanziamenti della citata legge n. 39/1999;
Visto l’art. 92, comma 17, della legge 23 dicembre 2000, n. 388;
Acquisita l’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano nella seduta del 29 maggio 2001;
Decreta:
Art. 1.
1. Per le finalita’ indicate in premessa sono assegnate alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano le risorse finanziarie relative agli anni 2000, 2001 e 2002 nelle misure indicate nell’allegato 1 al presente decreto, di cui costituisce parte integrante, calcolate in base al tasso di mortalita’ regionale per neoplasie e al tasso di mortalita’ generale.
2. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, entro centocinquanta giorni dalla data di pubblicazione del presente decreto, presentano al Ministero della salute i progetti preliminari, di cui all’art. 16, comma 3, della legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modificazioni ed integrazioni, per la realizzazione di centri residenziale di cure palliative – hospice e i piani per l’integrazione dell’attivita’ delle strutture con le altre attivita’ di assistenza ai pazienti terminali.
3. I centri sono realizzati prioritariamente attraverso l’adeguamento e la riconversione di strutture, di proprieta’ di aziende unita’ sanitarie locali o di aziende ospedaliere, inutilizzate anche parzialmente, ovvero di strutture che si siano rese disponibili in conseguenza della ristrutturazione della rete ospedaliera secondo i criteri stabiliti dall’art. 2, comma 5, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, e successive modificazioni ed integrazioni.
4. Il Ministero della salute valuta la congruita’ dei progetti e dei piani con i criteri stabiliti dal decreto ministeriale del 28 settembre 1999, ne verifica la compatibilita’ con le risorse assegnate e approva i progetti e i piani.
5. Il Ministero della salute provvede all’erogazione delle risorse finanziarie di cui al comma 1, alle singole regioni e province autonome, a seguito dell’approvazione dei progetti e dei piani.
6. Decorso, senza giustificati motivi, il termine di cui al comma 2, le somme non richieste dalle regioni e dalle province autonome, saranno revocate e riassegnate con successivo provvedimento del Ministero della salute, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano.
Art. 2.
1. Il Ministero della salute, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, procede alla verifica dell’attuazione del programma di cure palliative sulla base di specifici indicatori entro tre anni dalla pubblicazione del presente decreto.
2. Le aziende unita’ sanitarie locali e le aziende ospedaliere individuano e utilizzano strumenti idonei per la valutazione sistematica e continuativa della soddisfazione del servizio da parte dei pazienti e dei loro familiari.
Art. 3.
1. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano attivano programmi di comunicazione ai propri cittadini, mirati a diffondere informazioni sull’istituzione, la localizzazione, le finalita’, le caratteristiche e le modalita’ di accesso alle strutture dedicate alle cure palliative e alla rete integrata delle altre attivita’ di assistenza presenti sul territorio e ne verificano l’efficacia. I programmi regionali di comunicazione sono trasmessi al Ministero della salute contestualmente ai progetti e ai piani di cui all’art. 3.
2. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano
promuovono programmi di formazione del personale impegnato nella rete di assistenza.
Art. 4.
1. Il presente decreto sara’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 5 settembre 2001
Il Ministro: Sirchia
Registrato alla Corte dei conti il 26 settembre 2001
Ufficio di controllo preventivo sui Ministeri dei servizi alla
persona e dei beni culturali, registro n. 6, foglio n. 236
Allegato 1
FINANZIAMENTO PER LE STRUTTURE PER LE CURE PALLIATIVE (Anni 2000-2002)
=====================================================================
Regioni | Finanziamenti
=====================================================================
Piemonte…. | 12.827.823.648
Val d’Aosta…. | 626.701.545
Lombardia…. | 23.790.515.996
Bolzano…. | 974.840.757
Trento…. | 1.219.580.236
Veneto…. | 11.408.639.958
Friuli…. | 3.958.731.564
Liguria…. | 5.788.358.843
Emilia-Romagna…. | 11.943.170.086
Toscana…. | 10.771.541.206
Umbria…. | 2.337.541.187
Marche…. | 3.824.998.835
Lazio…. | 12.133.813.150
Abruzzo…. | 3.026.096.237
Molise…. | 788.234.893
Campania…. | 11.079.233.345
Puglia…. | 7.716.875.895
Basilicata…. | 1.247.172.219
Calabria…. | 3.968.022.911
Sicilia…. | 10.627.895.647
Sardegna…. | 3.472.211.843
Totale . . . | 143.532.000.000
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.