Mondo

Rio de Janeiro: il Carnevale della gente

Cronaca del Carnevale più famoso dall'inviato della Cooperativa Itaca, Alberto Chicayban. Dalla strada al sesso, dai lavoratori invisibili al fascio littorio, le sorprese sono tante

di Paolo Manzo

Da Rio de Janeiro Alberto Chicayban – La scuola di samba (che non è “scuola” ma una complessa e molto strutturata compagnia di Carnevale) richiede un grosso lavoro che inizia quando il Carnevale è appena finito. Questo perché una compagnia del genere a Rio mobilita tre o quattro mila persone ed enormi carri in una sfilata che può costare da uno a tre milioni di euro, pagati da sponsor a volte multinazionali. Per esempio, quest’anno la Mocidade Independente de Padre Miguel (una scuola di samba fondamentale nella storia del Carnevale di Rio per le innovazioni alle percussioni e alla musica in generale), ha ricordato l’importanza dell’antica Italia: ha parlato di arte, musica, scienza e si è aggiudicata come sponsor la Tim. La scuola di samba promuove un giro di affari che garantisce posti di lavoro a migliaia di persone ed è, nelle favelas di Rio, l’unico ente a occuparsi del sociale nella cronica assenza dello Stato. Ma l’origine della scuola di samba è il cosiddetto “bloco”, la semplice e informale riunione della gente per cantare, suonare, ballare e divertirsi per strada. Uno dei tantissimi “blocos” di Rio è la Banda de Ipanema (Ipanema è un rione della zona sud di Rio), famosa per la presenza di intellettuali e che fu, negli anni della dittatura militare, un punto d’incontro di politici e artisti della resistenza. Sabato sono andato a ritrovarla. Prima di tutto si deve acquistare la maglietta (non è indispensabile farlo ma è bene contribuire all’esistenza di una istituzione della cultura carioca come la Banda di Ipanema). Poi una caipirinha (cocktail a base di lime, ghiaccio tritato, zucchero e cachaça – acquavite di canna da zucchero) alla concentração (adunata dei partecipanti e musicisti per preparare la partenza del corteo). C’è spazio per tutti quelli che vogliono divertirsi e il paesaggio umano è democratico per la natura informale dell’istituzione del “bloco”. Maschere, belle ragazze birichine, travestiti (veri o finti, difficile saperlo), drag queens, persone di tutte le età, alcune con i loro animaletti in costume, partono cantando e ballando per le strade del rione di Ipanema per rendere omaggio al mitologico Re Momo (sovrano del Carnevale). Il Carnevale dei “bloco” non ha preconcetti di età o di sesso, niente fondamentalismi. Solo gioia e carpe diem. Tutti gli dei, antichi e nuovi, regnano sovrani. Lavoratori visibili e invisibili nel Carnevale a Rio Per il Carnevale le strade di Rio si trasformano in grandi mercati. Si vende di tutto, bibite, cibi, vestiti e addirittura libri, dischi e stoviglie. Alcuni venditori sono molto originali e per forza richiamano l’attenzione. Per esempio, un’agenzia turistica a Ipanema offre ai turisti il viaggio, la maschera e la partecipazione a una sfilata (tutto insieme o separato) tramite una mostra di costumi. Un venditore di strada propone dei piccoli tubi dove si può succhiare una mistura di miele e acquavite per mantenere lo sprint nel ballo, senza particolari impegni. Altri lavoratori molto meno visibili, anche bambini piccoli, lavorano in maniera anonima girando fra i tavoli dei bar alla ricerca di lattine di birra o del vetro da riciclare. Dei camerieri senza bar si spostano su e giù nella moltitudine con un vassoio pieno di bicchieri con ghiaccio e una bottiglia di whisky mentre un papà venditore di acqua minerale spinge il suo carrello accanto ai figlioletti in maschera. Dappertutto si vedono gli autisti delle van (furgoni adibiti a trasporto persone) che, senza sosta, offrono i loro servizi. I van realizzano viaggi che possono durare circa due ore, chiedendo cifre molto abbordabili, per spostare la gente in forma rapida fra i rioni della città di Rio o addirittura arrivare ad altre città come Niterói. Sesso sicuro nel Carnevale Una Ong ha avuto l’idea di realizzare una campagna per il sesso sicuro nel Carnevale. Il Ministero della Sanità brasiliano l’ha appoggiata creando, addirittura, una forma particolare di travestimento da regalare: bandana con il marchio della campagna e il preservativo in mostra dentro una busta appesa al collo dove si legge: Vista-se (vestiti). In molte piazze a Rio si possono vedere grandi palloni che pubblicizzano l’iniziativa. Da parecchio tempo il Brasile viene considerato un esempio nella prevenzione all’Aids e, nel Forum Sociale di Mumbai, le Ong del paese hanno deciso di aiutare l’Africa per farla entrare nella cultura del sesso sicuro. I moralismi che puntano sull’astinenza sessuale servono, nel caso dell’Aids, soltanto per stimolare un comportamento ipocrita e rischioso mentre l’acuta campagna Vista-se sfrutta il normale esibizionismo e associa l’atto di indossare il preservativo all’eleganza creativa. Il fascio a Rio Siamo usciti da Niteroi (dall’altra parte della Baia di Guanabara) con la barca e in 20 minuti eravamo al Centro di Rio. Alle 16 del pomeriggio, con tanta luce, la gente già cominciava a divertirsi, adulti, vecchi e bambini lungo la Avenida Rio Branco e la Avenida Presidente Vargas. In mezzo al contrasto dell’architettura moderna dei grattacieli e delle case colorate in stile liberty si vedono pezzi della storia del Brasile che la scuola non insegna. Ho fatto vedere agli amici il palazzo della vecchia Camera dei Deputati costruita dal presidente Vargas quando Rio era ancora capitale del Brasile. Il palazzo, adesso nominato Palazzo Tiradentes, attuale sede del Parlamento Provinciale, è cerchiato di pali della luce con l’aquila romana e… con i fasci littori. Getulio Vargas è stato al potere anche come dittatore (una delle due volte) ed era letteralmente affascinato dal Duce. Come Mussolini, oltre la retorica dell’olio di ricino, Getulio utilizzava la tortura per convincere gli avversari delle sue ragioni. Altra coincidenza con la storia mussoliniana: migliaia di brasiliani sono andati al macello della II Guerra Mondiale, senza equipaggiamento adeguato, mandati da Getulio a malincuore contro lo stesso Mussolini. Perché? I sottomarini tedeschi avevano silurato delle barche brasiliane ed era necessaria l’entrata in guerra per mantenere l’onore nazionale brasiliano e lottare per la libertà (come insegnano a scuola). Ma alcuni testimoni sopravvissuti brasiliani hanno visto sagome di sottomarini americani emergere per controllare i danni dei famosi siluramenti. Ma, dai, è Carnevale! Ci sono maschere tutto il tempo e la gente continua a non capire che il Carnevale è dappertutto! L’unica differenza del Carnevale di Febbraio è che nelle carnevalate della politica internazionale la gente si fa ammazzare invece di cantare e ballare in nome della vita! Il Terreirão do Samba: arte, risparmio e sicurezza Nei tempi che furono la periferia del luogo delle sfilate, il Sambodromo, ha dato luogo ad un giro di musica e danza della gente dalle scuole di samba prima di entrare o uscire dalla sfilata monumentale. In un ex parcheggio si riunivano musicisti e ballerini per continuare, in maniera informale e autentica, il grande spettacolo proposto al pubblico o anche per riscaldarsi prima dello stesso percorso. Per anni quella pratica del samba prima e dopo ha generato uno spazio dell’arte e anche della sregolatezza, che, a volte, finiva sulle pagine poliziesche dei giornali. Poi La Lega delle Scuole di Samba (Liesa) ha preso la gestione del samba prima e, dopo, ha saputo sfruttare le potenzialità dello stesso spazio, rendendolo organizzato senza perdere il profilo popolare. Hanno chiesto la collaborazione del comune di Rio per concedere la possibilità di chiudere il vecchio parcheggio e attrezzarlo con bagni chimici per creare il Terreirão do Samba. Adesso le famiglie delle scuole di samba, gente delle favelas, offrono lì musica di alta qualità, con l’apparecchiatura giusta, e possono guadagnare con i cibi e bevande a prezzi popolari (con il successo dello spazio anche gli artisti più famosi sono arrivati per divertirsi e partecipare). Con meno di due euro puoi ascoltare ore e ore di samba dal vivo fino all’alba. Ma chi entra viene gentilmente perquisito (da donne o uomini secondo il caso) dalla gente della Lega. Le armi di qualunque tipo sono severamente vietate e i comportamenti fastidiosi puniti con l’immediata consegna del disturbatore alla polizia che vigila esternamente. Il Terreirão do Samba offre tre garanzie: arte, risparmio e sicurezza. Ah, mi dimenticavo: neanche i Dj sono permessi. Grande. www.itaca.coopsoc.it


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA