Formazione

Rio: 1300 rose a Copacabana

In memoria delle vittime della violenza dall'inizio del 2007

di Paolo Manzo

Da San Paolo (Brasile) – La violenza in Brasile non ha rispetto neanche dei miti, uno dei quali, senza dubbio, è rappresentato dalla spiaggia di Copacabana, meta turistica per eccellenza. Bene, stamattina chi passava per il lungomare più celebre di Rio de Janeiro, si è trovato di fronte una distesa enorme di rose rosse – 1300 in tutto – ognuna in rappresentanza di una vita strappata all'affetto della sua famiglia. Dal primo gennaio 2007, infatti, sono state 1300 le vittime delle bande criminali, la maggior parte delle quali dedite al narcotraffico. Un triste record che ha smosso le coscienze dei carioca e fatto prendere questa simbolica iniziativa al movimento "Rio de la Paz" e a molti dei famigliari delle vittime, accorsi stamane in pellegrinaggio a Copacabana.

Fortissima emozione per chi, magari facendo il solito jogging mattutino, si è trovato di fronte a questo tappeto di rose rosse, simbolo di amore ma anche del sangue che è stato versato nella seconda città del Brasile e che, solo tre giorni fa, è stata protagonista di una vera e propria azione di guerriglia tra Polizia Federale e gruppi di narcos, che ha lasciato sul terreno 13 vittime.

Una simile iniziativa si era svolta lo scorso 17 marzo quando, sempre sulla spiaggia di Copacabana, la stessa associazione aveva piantato 700 croci. Già, perché la contabilità delle vittime della violenza sino a un mese fa era quella. Negli ultimi 31 giorni, invece, sono state addirittura 600 i morti ammazzati a Rio, oramai una delle città più violente al mondo. Gli organizzatori dell'iniziativa, ribattezzata Il giardino della morte, hanno chiesto alle autorità di prendere ulteriori provvedimenti contro la violenza, altrimenti, hanno avvisato, "a dicembre non ci saranno 1300 rose, ma 6mila".


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