Rinnovabili: progetto comune Elpo-Eurac

Al via un progetto comune nel fotovoltaico tra Elpo, l’azienda che si occupa di elettrotecnica, cogenerazione e biogas, e l’Istituto per le Energie Rinnovabili dell’Eurac. Il progetto avviato alla fine di luglio prevede la realizzazione di un parco fotovoltaico sperimentale per esaminare la resa di differenti tecnologie.

Per garantire ai propri clienti un prodotto di alto livello e verificare la qualità dei nuovi prodotti proposti dal mercato, Elpo, azienda di Brunico che conta 60 anni di esperienza e 140 collaboratori, intende sviluppare un parco fotovoltaico sperimentale dove testare la resa di pannelli solari realizzati con circa 20 tecnologie diverse. Il parco sarà installato in provincia di Pordenone, dove Elpo ha già realizzato un impianto fotovoltaico commerciale con potenza di quasi un megawatt sul tetto di un’azienda agricola.

I ricercatori dell’Eurac affiancheranno Elpo nella progettazione dell’impianto, nella scelta dei prodotti da testare e per due anni monitoreranno l’energia prodotta dai differenti moduli; l’obiettivo è valutare la resa delle tecnologie in relazione alla posizione e alle condizioni climatiche operative del luogo dove sono installati.

«Dieci anni fa siamo entrati nel mercato delle rinnovabili e oggi siamo tra i principali fornitori di impianti fotovoltaici del nord Italia. Un percorso di successo che vogliamo portare avanti innovando i nostri prodotti, ecco perchè abbiamo chiesto il supporto di un ente di ricerca», spiega Robert Pohlin, titolare di Elpo.
L’Istituto dell’Eurac ha seguito la progettazione del parco multi-tecnologico fotovoltaico dell’aeroporto di Bolzano, un impianto simile a quello che sarà installato in Friuli. «Nel parco dell’aeroporto testiamo simultaneamente 24 tecnologie diverse, in pratica la maggior parte di quelle disponibili sul mercato. Questo lavoro ci permette di acquisire conoscenze sempre più approfondite in questo campo» afferma Wolfram Sparber, direttore dell’Istituto per le Energie Rinnovabili dell’Eurac. «Sono sempre più numerose le aziende che si rivolgono a noi, ci gratifica molto sapere che il know how sviluppato in questi anni è considerato dall’imprenditoria locale una risorsa preziosa per la competitività», conclude Sparber.

Il progetto è cofinanziato dai fondi del bando provinciale per l’innovazione 2010, promosso dalla Provincia per incoraggiare la cooperazione tra enti di ricerca e imprese locali.