Welfare

Rinasce la Commissione parlamentare per indagare sulle morti bianche

Un'iniziativa per la quale si è battuta anche l'associazione Anmil che ora chiede al Presidente del Senato di nominare quanto prima i 20 senatori e il presidente che fanno parte della Commissione

di Redazione

«Plaudiamo all’approvazione unanime dei componenti della Commissione Lavoro al Senato, presieduta dall’ex Ministro del Lavoro Sacconi, del provvedimento di ricostituzione di una Commissione di Inchiesta sulle cosiddette ‘Morti Bianche’, che più volte abbiamo fortemente chiesto in questi nove mesi dall’insediamento del nuovo Governo, affinché venga proseguita l’attività egregiamente svolta dalla precedente Commissione lungamente presieduta dal Sen. Tofani e non rimangano un lavoro da biblioteca le dettagliate relazioni che tutti abbiamo potuto apprezzare”, commenta così il Presidente nazionale ANMIL Franco Bettoni, all’indomani della pubblicazione in Gazzetta, la Delibera della Commissione Lavoro permanente al Senato sull’Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, con particolare riguardo al sistema della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. «Concordo  – aggiunge Bettoni – con le parole del Presidente Sacconi quando evidenzia che “la ricostituzione della Commissione d'inchiesta rappresenta un'occasione preziosa” e auspica “che possa consentire un approfondimento adeguato delle situazioni patologiche esistenti nel mercato del lavoro” e aggiungendo che “la recente tragedia di Prato rende tristemente attuale tale ‘nascita’” pur costituendo un segnale di attenzione nei confronti di incidenti di questo tipo».

«I numeri relativi all’andamento infortunistico – prosegue Bettoni – purtroppo continuano a confermare la necessità di trattare questo fenomeno come un’emergenza sociale: nel 2012 gli incidenti sono stati quasi 750 mila, con 790 casi mortali; troppi per un Paese che ha nel lavoro il suo fondamento costituzionale e che dovrebbe avere il compito di assicurare ai propri cittadini il diritto alla vita, alla salute, alla dignità sociale e lavorativa».
«Inoltre – spiega il Presidente dell’ANMIL – è indispensabile poter disporre di un luogo di confronto in ambito parlamentare dedicato a questo tema e auspichiamo di poter instaurare quanto prima un proficuo dialogo con i componenti della Commissione, ai quali l’ANMIL non farà mai mancare il proprio supporto come ente direttamente impegnato nella lotta alla insicurezza dei luoghi di lavoro, nonché nella tutela delle vittime e delle loro famiglie».
«Sappiamo tutti che in questo momento di crisi ci sono molte piccole aziende che sembrano operare sul modello di quelle cinesi ma spesso fingiamo di non sapere fino a quando non succedono vere tragedie – sottolinea Bettoni – dimenticando che il grande valore e l’esperienza del made in Italy non possono essere barattati con il mancato riconoscimento dei diritti fondamentali del lavoratori, mentre la concorrenza sleale dovrebbe essere combattuta da ognuno di noi poiché in momenti di grande crisi occupazionale non è con l’economia dello sfruttamento che si possono risollevare le sorti di un paese come il nostro che può contare su ben altri punti di forza».
In questi anni la Commissione di Inchiesta ha svolto un ruolo prezioso nell’esame delle casistiche e nella individuazione di strategie di intervento mirate a far compiere un salto di qualità alle politiche sulla prevenzione, e l’auspicio dell’ANMIL è che si possa continuare con decisione su questa strada, attraverso il completamento in tempi rapidi del processo di attuazione del decreto 81/2008, con la promozione di una vera cultura della sicurezza tramite la formazione e prevedendo il rafforzamento dei controlli diretto a garantire il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza anche per combattere il crescente fenomeno delle malattie professionali.
«A questo punto – conclude Bettoni – chiediamo al Presidente del Senato di dare seguito in tempi brevi alla nomina dei venti senatori che faranno parte della Commissione e del Presidente, che andrà scelto ai di fuori dei predetti componenti, certi della sua sensibilità verso un tema così importante per l’economia ed ilPaese».

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