Politica

Rimini. Baget Bozzo: “Andreotti un cinico, Bobbio un rudere!”

Il teologo di Forza Italia al Meeting di Cl ce l'ha con tutti: Andreotti, Bobbio, D'Alema, Prodi. Viene da dire: da che pulpito...

di Ettore Colombo

Dire che si sia trattato di un semplice intervento è riduttivo. Nel giorno in cui al “meeting” di Comunione e liberazione erano invitati a parlare il ministro Gianni Alemanno e il vicepresidente della commissione Attività produttive alla Camera, Bruno Tabacci, passato alla storia per essersi opposto al governo sulla legge sull’immigrazione firmata da Bossi e Fini, quello di don Gianni Baget Bozzo può essere considerato uno vero e proprio show, ricco di attacchi al centrosinistra e alle persone. Andreotti: “Il più cinico e sciagurato dei politici democristiani”. Norberto Bobbio? “Un rudere del pensiero laico che sopravvive alla vita”. L’Ulivo? “Completamente fuori gioco”. Per attaccare Giulio Andreotti Baget Bozzo ha scelto proprio l’edizione del Meeting cui il senatore a vita non parteciperà ed è andato giù pesante: “Finalmente al Meeting di Rimini c’è Silvio Berlusconi e non c’è Giulio Andreotti. E’ una gioia che i ciellini si siano liberati di Andreotti, che io considero il più sciagurato e cinico dei politici democristiani. Saluto con altrettanta gioia la scelta di abbracciare Berlusconi, uomo della Provvidenza: l’unico che ha saputo liberare contemporaneamente l’Italia dai comunisti e dai democristiani”. A dire la verità, il sacerdote aveva scelto proprio il tradizionale appuntamento estivo riminese per lanciare il suo ultimo libro, “Profezia”, edito da Mondadori. E l’atteggiamento provocatorio – ha ammesso Baget Bozzo – è voluto, fa parte del gioco. Ecco, forse, il perché degli attacchi virulenti a molti personaggi della vita pubblica, Andreotti in testa. ma ce n’è per tutti. “Il pensiero laico come pensiero forte in Italia è assolutamente morto -ha detto alla platea – Oggi in Italia non c’è nessun filosofo laico di rilievo. L’unico che ancora sopravvive è il novantenne Norberto Bobbio, ma in questo caso è un rudere del pensiero laico. Peraltro, date le sue condizioni di salute, un rudere in mano ai post-comunisti, che lo strumentalizzano”. “Il pensiero laico – insiste – in Italia è stato sopraffatto dal pensiero nichilista, che ha uno dei suoi massimi teorizzatori nel filosofo Gianni Vattimo. Per il resto, il laico per eccellenza, Bobbio, sopravvive alla vita”. Un signore, Baget. Che naturalmente non risparmia la sinistra. “A sinistra è tramontata l’idea di una opposizione costruttiva e alternativa – sostiene il sacerdote – dando spazio al massimalismo e al sindacalismo. Cioé ha ripreso corpo la vecchia idea del sindacato come arma di lotta anche politica. Una sinistra moderna con questa strategia non va da nessuna parte”. Ma ce n’è anche qui per gli attacchi personali: “Massimo D’Alema è completamente afono – e questo è un indubbio impoverimento del dibattito politico”. “L’Ulivo – conclude – ha distrutto l’unica cosa positiva che c’era nel centrosinistra: il Partito popolare. Si è preferito lasciar spazio alla Margherita, cioé al prodismo, ovvero a una invenzione intellettuale fine a se stessa”. Anche don Baget Bozzo, tuttavia, in fatto d’invenzioni intellettuali estive, non scherza affatto.


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