Economia

Rimettere il debito, non disimpegno

L’Italia cancella metà dei suoi crediti con il Congo. Ma senza ricadute per la popolazione.

di Angelo Ferrari

L?Italia, lo scorso 25 aprile ha cancellato 403,55 milioni di dollari di crediti che vantava verso il Congo. L’accordo è stato siglato a Kinshasa dal vice ministro degli Esteri, Alfredo Mantica. Il totale del debito del Congo verso l?Italia ammonta a 844,91 milioni dollari di cui 728,27 di crediti commerciali e 116,64 di crediti all?aiuto. L?accordo ne cancella 403,55 e il rimanente è stato rinegoziato in un tempo di 40 anni. Insomma, il Congo è riuscito a tirare una bella riga rossa sul bilancio dello Stato senza, per questo, impegnarsi in progetti di riduzione della povertà. La cancellazione del debito non avrà alcuna ricaduta sulla popolazione. La cooperazione allo sviluppo italiana verso il Congo ammontava, nel 2002, a 10 milioni di euro, così divisi: 4 milioni per aiuti alimentari per far fronte all?emergenza, 5 milioni per il multilaterale e 1 milione di euro per l?intervento diretto italiano. Mantica, ha rassicurato che l?impegno italiano si attesterà, anche per il 2003 sulla stessa cifra del 2002. Negli ultimi cinque-sei anni l?impegno ha riguardato l?emergenza e non c?è stata cooperazione allo sviluppo. Per i prossimi anni la tendenza sarà ancora peggiore: non c?è l?idea di ripartire con la cooperazione ordinaria. Questi due dati, se sommati, fanno capire che si va verso un disimpegno italiano. La stabilizzazione del Congo, però, passa anche attraverso azioni concrete e a medio e lungo termine della comunità internazionale. Ma in tutto questo l?Italia dov?è?


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