Welfare

Rimesse in crescita nonostante la crisi

406 miliardi di dollari i risparmi mandati a casa dagli emigrati all'estero in tutto il mondo, ma è una leggera ripresa dopo il forte impatto della crisi nel 2009

di Redazione

Rimesse in ripresa nel 2010. Nonostante la crisi economica, i migranti sono riusciti a mandare a casa più soldi a casa rispetto all’anno precedente. Lo svela l’ultimo rapporto della Banca Mondiale su «Migrazione e Sviluppo»: entro fine anno 406 i miliardi di dollari saranno inviati in patria dagli emigrati all’estero. Di questi, 351 miliardi finiranno nei Paesi in via di sviluppo, l’8% in più rispetto allo scorso anno.

Bisogna però notare che si tratta di una ripresa dopo il forte impatto della crisi economica nel 2009, ma sempre al di sotto del volume di risparmi che i migranti riuscivano a mandare a casa nel 2007.

Per quanto riguarda gli immigrati nell’Unione europea, complessivamente i flussi di denaro inviati l’anno scorso hanno toccato quota 31,2 miliardi di euro, contro i 30,4 del 2009 (+3%). La Spagna è il Paese dal quale gli immigrati riescono a inviare il flusso più consistente di risparmi (23% del totale, pari a 7,2 miliardi di euro. L’Italia è seconda in classifica, con una fetta del 21% del totale e un valore di 6,6 miliardi di euro, mentre in Germania le rimesse sono state pari a 3 miliardi di euro. A poca distanza seguono Francia (9% totale, quindi quasi 2,9 miliardi) e Olanda (5% totale, cioè 1,5 miliardi).

Il volume delle rimesse dall’estero rappresentano una risorsa sempre più preziosa che, fa notare la Banca Mondiale, supera di tre volte la portata degli aiuti per lo sviluppo. In alcuni casi questo contributo «estero» rappresenta il 5% del Pil del Paese ricevente. 

I dati di crescita sono però da prendere con le dovute cautele: l’aggravarsi della crisi del debito in Europa e l’alto tasso di disoccupazione dei Paesi industrializzati. «Questo potrebbe influenzare le prospettive di impiego per i migranti, oltre a rafforzare politiche più restrittive verso nuovi ingressi» si legge nel rapporto.

 

In Italia numerose ong e associazioni hanno promosso il progetto www.mandasoldiacasa.it,il primo sito web che permette agli immigrati di confrontare in modo gratuito costi, condizioni e servizi per l’invio delle rimesse nei paesi di origine. Il sito, gestito dal CeSPI è al momento nella versione sperimentaleed è stato sviluppato secondo la metodologia Banca Mondiale, in collaborazione con l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e con il coinvolgimento del mondo bancario e di alcuni operatori di trasferimento monetario, nell’ambito del progetto «Migranti per lo Sviluppo».

 In alcuni Stati europei esiste già questo servizio, che rende più trasparente e concorrenziale l’offerta, come www.envoidargent.org, finanziato dall’agenzia per lo sviluppo del governo francese in accordo con alcune banche e www.sendmoneyhome.org, realizzato da una società di consulenza su bando del governo inglese. La creazione in ogni Paese di un “sito rimesse trasparenti” è ormai da qualche anno tra gli obiettivi del G8.

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