Economia

Rimesse e aiuti pubblici allo sviluppo, due bilanci contrastanti

Da anni la Comunità internazionale ha affidato ai Paesi ricchi il compito di estirpare poco meno di un miliardo di persone dalla povertà. Una scommessa che tuttavia solo cinque Paesi...

di Paolo Manzo

«Povero mondo». Questo il titolo…
…dell?editoriale di lunedì 9 luglio del quotidiano francese Le Monde per ?commemorare? gli Obiettivi del Millennio, battezzati nel 2000 dall?Assemblea generale delle Nazioni Unite con lo scopo di ridurre di due terzi la povertà entro il 2015. Prendendo in esame il rapporto di metà percorso pubblicato dall?Onu il 2 luglio scorso, Le Monde parla di «una situazione lungi dall?essere idilliaca». Da anni, infatti, la Comunità internazionale ha affidato ai Paesi ricchi il compito di estirpare poco meno di un miliardo di persone dalla povertà. Una scommessa che tuttavia solo cinque Paesi – Danimarca, Svezia, Norvegia, Lussemburgo e Olanda – hanno vinto, rispettando l?impegno previsto dall?ottavo Obiettivo, per il quale le nazioni più ricche del pianeta sono tenute a riservare lo 0,7% del proprio Pil a favore degli aiuti pubblici allo sviluppo.

Nel 2006, invece, l?insieme dei Paesi donatori ha versato circa il 5% in meno rispetto al 2005, pari allo 0,3% del Pil complessivo. Com?è posizionata l?Italia? Con poco meno di tre miliardi di euro erogati nel 2006 (circa lo 0,2% del proprio Pil), il nostro Paese si piazza al terz?ultimo posto. Una vergogna che il governo Prodi intende cancellare con l?impegno, sottoscritto nel Documento di programmazione economica e finanziaria 2008-2011, di aumentare i fondi per gli Aps da 4,7 miliardi di euro nel 2008 a 7,5 miliardi nel 2010. Speriamo bene. Per ora l?unica cosa certa è la data del prossimo appuntamento con gli Obiettivi del Millennio: luglio 2015. Cercare di arrivarci preparati, ovvero con fatti e non proclami, è un dovere morale.

191 milioni di migranti hanno inviato…
… nei loro Paesi d?origine la bellezza di 232 miliardi di dollari nel 2005, «circa tre volte l?importo dell?aiuto pubblico allo sviluppo da parte dei Paesi industrializzati», ha sottolineato il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon inaugurando il Forum globale su migrazione e sviluppo, apertosi a Bruxelles alla presenza di oltre 600 delegati, in rappresentanza di 140 governi, agenzie internazionali, istituzioni finanziarie, lo scorso 10 luglio. Una risorsa, quella delle rimesse, sino ad oggi poco considerata e che, invece, rischia di trasformarsi nel principale volano di sviluppo per i Paesi del Sud del mondo.

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