Welfare
Rimborsi per le spese adottive: il tetto sarà più alto
La ministra Elena Bonetti ha annunciato ieri in Senato due decreti imminenti sulle adozioni internazionali: uno che riaprirà la possibilità di fare richiesta di rimborso e uno che semplificherà la procedura, alzando il tetto delle spese rimborsabili di circa mille euro
Novità in arrivo sul fronte delle adozioni internazionali. «Vogliamo attuare una politica di adeguato rilancio del percorso delle adozioni internazionali, innanzitutto attraverso un rafforzamento della Commissione Adozioni Internazionali ma anche attivando ulteriori politiche a sostegno delle famiglie adottive. Sono in fase di istruttoria due decreti. Uno di riapertura dei termini per dare rimborso alle famiglie adottive e uno concernente la semplificazione della procedura di rimborso delle spese sostenute e l’aumento dei tetti di rimborso di circa 1.000 euro rispetto alle fasce oggi previste. Stiamo inoltre progettando un accompagnamento nei primi anni dall’avvio adozione, a sostengo delle famiglie e dei minori». Così ieri in Senato la ministra Elena Bonetti, che è anche presidente della CAI, presentando alle Commissioni le linee programmatiche del Governo sulla famiglia.
Gli ultimi ad aver ricevuto rimborso delle spese adottive, sono state le coppie che hanno adottato tra il 2012 e il 2017, con la "finestra" per presentare istanza di rimborso nell'estate del 2018. Le ultime notizie dalla CAI sul tema, a fine settembre 2019, sono che la fase di liquidazione è stata terminata per chi ha adottato nell'anno 2015, mentre sono state avviate le predisposiziono degli ordini di pagamento per il 2016.
La ministra Bonetti ha parlato anche di uno specifico piano di intervento nazionale sui primi mille giorni di vita dei bambini, ha annunciato di stare procedendo alla ricostituzione dell’Osservatorio sulla Famiglia, che dovrà elaborare un Piano nazionale e portare alla IV Conferenza nazionale sulla famiglia e ha annunciato di aver provveduto rinnovo dell'Osservatorio sull'Infanzia e Adolescenza, il cui primo obiettivo sarà la redazione del nuovo Piano Infanzia, nella cui riscrittura saranno coinvolti anche i giovani.
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