Welfare

Rilascio Agca: autorità turche riesamineranno decisione

Intanto l'attentatore del Papa ha già fatto eprdere le proprie tracce.

di Chiara Brusini

Le autorità giudiziare turche, ha detto oggi il minitro della giustizia di Ankara, riesamineranno la decisione che ha portato al rilascio dal carcere di Ali Agca, l’ex “lupo grigio” che nel 1981 cercò di uccidere papa Giovanni Paolo II.

Nel frattempo Agca, non nuovo ai colpi di scena, poche ore dopo la scarcerazione ha già fatto perdere le sue tracce. Dribblando i giornalisti che lo aspettavano al varco, è uscito di soppiatto dalla porta posteriore dell’ ospedale militare di Gata, dove era stato sottoposto ad una visita medica dalle autorita’ militari, ed e’ partito per una destinazione sconosciuta.

Non si sa ancora se egli dovra’ fare almeno una parte del servizio militare, a cui si e’ sottratto in passato, anche perche’ a lungo e ripetutamente detenuto in carceri prima turche, poi italiane e poi nuovamente turche, dal 2000 fino a stamani.

Oggi Agca, dopo l’uscita dal carcere di Kartal, è stato portato prima all’Ospedale civile di Pendik per una visita medica da lui richiesta (lamenta uno stato di salute precario che gli impedirebbe di fare il servizio militare e richiederebbe invece un ”periodo di riposo e convalescenza”), poi al Distretto militare vicino allo stesso carcere di Kartal e quindi nell’ infermeria dell’ Accademia militare di fanteria di Tuzla. Da qui e’ stato trasferito all’ Ospedale militare di Gata, da cui al termine della visita medica si è appunto allontanato seminando i giornalisti e le tv che lo attendevano davanti al portone principale dello stesso ospedale.

Il suo avvocato, Mustafa Demirbag, ha fatto sapere che le autorita’ mediche militari sembrano orientate a non concedere ad Agca il periodo di riposo chiesto da lui e dalla sua famiglia. Non e’ escluso che venga richiesta la riduzione a soli 28 giorni della ‘naja’, appellandosi ad una legge in base alla quale tale riduzione puo’ essere concessa in cambio del pagamento di una somma di denaro allo Stato turco.

Agca, in ogni caso, dovra’ recarsi due volte al giorno a firmare i registri delle persone in liberta’ vigilata al posto di polizia del quartiere di Pendik di Istanbul dove avrebbe stabilito la propria residenza.

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