Famiglia

Rifugiati: Tar Puglia dà ragione a 52 curdi

Il tribunale ha accertato violazioni amministative nei loro confronti

di Gabriella Meroni

Il Tar della Puglia ha accolto il ricorso presentato da 52 turchi di etnia curda contro i decreti di respingimento con accompagnamento alla frontiera emessi dal questore del capoluogo salentino il 16 febbraio scorso nei loro confronti. Nell’ ordinanza odierna della sezione leccese del Tar di Puglia si rileva che il questore aveva disposto il respingimento dei 52 extracomunitari sbarcati qualche tempo fa sulle coste salentine in seguito al mancato riconoscimento da parte della Commissione centrale dello status di rifugiato. Di tali provvedimenti – e’ detto nell’ ordinanza del Tar – e’ stata tentata la notificazione ai cittadini curdi mediante la consegna di decreti redatti solo in lingua italiana e tale notifica non e’ stata accettata. Il provvedimento della Commissione, che riconosce o nega lo status di rifugiato – secondo i giudici del Tar – deve essere tradotto nella lingua madre o in un’ altra lingua nota al richiedente. Inoltre, ”dagli atti emerge che si tratta di cittadini turchi di etnia curda, che sono stati oggetto di attivita’ persecutorie e di vere e proprie torture da parte degli organi di polizia del loro paese di origine”. Poiche’ – prosegue l’ ordinanza – ”emerge la necessita’ della piena tutela” di tali stranieri, vengono sospesi i provvedimenti di respingimento impugnati e disposto il rilascio in loro favore dei permessi di soggiorno temporaneo in Italia ”da valere sino alla definizione delle procedure amministrative ed eventualmente dei rimedi giurisdizionali concernenti la loro richiesta di riconoscimento dello status di rifugiati”.


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