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RIFUGIATI. Iniziative di Caritas Ambrosiana per la giornata mondiale
"Rifugiati, persone non numeri" è il titolo dato alle iniziative della Caritas Ambrosiana per il 20 giugno
di Redazione
In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, il 20 giugno, è in programma un ampio programma di iniziative per dare volto e voce a chi scappa dalla guerra e dalla persecuzione. Attraverso questa giornata sie celebra la straordinaria forza d’animo con cui i rifugiati di tutto il mondo affrontano la loro drammatica condizione e sensibilizzare l’opinione pubblica sulle cause che spingono queste persone a fuggire.
Con questo spirito Caritas Ambrosiana ha scelto di organizzare insieme ad altre realtà sociali un vasto programma di iniziative che pernde il via mercoledì 17 giugno. Un programma di incontri che vuole, in particolare, raccontare le aspirazioni e i bisogni dei rifugiati politici e chiarire che le loro aspettative sono quelle di tutti: avere una casa, un lavoro, un posto sicuro dove crescere i propri figli. Questi temi saranno al centro in particolare di due eventi curati da Caritas Ambrosiana nell’ambito del più ampio calendario di eventi.
Il primo è la proiezione del film “Come un uomo sulla terra” venerdì 19 giugno ore 20.30 alla Casa delle Culture del Mondo in via Natta, 11 a Milano, lo spazio multiculturale aperto recentemente dalla Provincia di Milano. Sarà presente alla serata anche il regista Andrea Segre, cooproduttore del lungometraggio insieme al gruppo ZaLab che riunisce autori video specializzati in documentari sociali. Il film-documentario racconta la storia di Dag, studente di giurisprudenza ad Addis Abeba, costretto ad emigrare a causa della repressione politica. Il film si concentra sulle disavventure del protagonista legate non solo alle violenze dei contrabbandieri che gestiscono il viaggio verso il Mediterraneo, ma anche alla sopraffazioni della polizia libica.
Il secondo evento, realizzato con gli altri partner della manifestazione è una serata di testimonianze, musica e spettacolo che si terrà, a conclusione del ciclo di iniziative, il 20 giugno alle ore 20.30 sul sagrato della Chiesa di San Marco a Milano. Un giornalista iracheno e una rifugiata somala parleranno delle opportunità offerte da Milano ma anche delle difficoltà che hanno vissuto sulla loro pelle per un pieno inserimento sociale. Prevista durante la serata anche la testimonianza di Fabrizio Gatti, inviato dell’Espresso e autore di molte inchieste sulla condizione dei migranti. Infine sarà messo in scena lo spettacolo “Il baccalà non teme lo straniero”, ironico racconto, strutturato per quadri con musiche russe e balcaniche, che esalta la vocazione globale e interculturale del baccalà, un pesce simpatico e migrante, gustato sulle tavole di Oslo come di quelle del Senegal. Quasi un apologo esopiano che diventa metafora dell’amicizia possibile tra i popoli. Lo spettacolo è scritto e diretto da Ciro Menale ed è realizzato dai musicisti Raffaele Brancati, Gianni Cannata, Iancu Persic, Antonio Pani, Germano Cherchi, Fabrizio Poggi, Roberto Quagliarella e le danzatrici Renata Mezenov Sa, Lunella Cherchi, Mavis Castellanos, Nicoletta Zamfir. Durante la serata sarà distribuito il mensile dei senza dimora, Scarp de’ tenis, promosso da Caritas Ambrosiana, che dedica ai rifugiati politici un ampio approfondimento.
Caritas Ambrosiana aiuta quotidianamente i richiedenti asilo a trovare lavoro. In particolare la rete di accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati, nella diocesi di Milano, coinvolge quattro cooperative legate all’organismo ecclesiale. A Milano, 300 richiedenti asilo sono ospitati in cinque centri di accoglienza di proprietà del Comune. La gestione è affidata alla cooperativa Farsi Prossimo che si occupa autonomamente anche della seconda accoglienza grazie ad una rete di appartamenti. In provincia di Varese, la cooperativa le Querce di Mamre, offre 73 posti in diversi centri comunitari e appartamenti. Le cooperative Intrecci e l’Arcobaleno operano rispettivamente a Busto Arsizio e nella zona di Lecco.
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