Formazione

Rifugiati: Boldrini (Acnur), Italia ostile ai profughi

La portavoce dell'Alto commissariato per i rifugiati dell'Onu accusa in un'intervista al Manifesto

di Gabriella Meroni

”In Italia l’asilo continua ad essere un fenomeno molto circoscritto, ma nonostante cio’ viene ancora regolato in modo inappropriato”. Il portavoce dell’Alto commissariato per i rifugiati dell’Onu (Acnur) in Italia, Laura Boldrini ne parla in un’intervista al Manifesto. ”Il sistema d’asilo in Italia e’ accennato, per cosi’ dire. E se lo e’ lo si deve al Programma nazionale asilo, che e’ l’unica forma di assistenza mirata specificatamente ai richiedenti”. La legge sull’immigrazione non e’ sufficiente a regolamentare: ”la Bossi-Fini – spiega – nasce come legge sull’immigrazione tant’e’ che per quanto riguarda il diritto d’asilo parte dal presupposto di voler evitare gli abusi. Una legge dovrebbe avere il presupposto di regolare tutta la materia in termini di standard procedurali, di protezione e assistenza. Dovrebbe inoltre integrare le direttive europee, mentre la regolamentazione di questa materia in Italia e’ talmente frammentata da non permettere la piena utilizzazione dello strumento normativo”. Sugli sbarchi di questi giorni: ”Negli ultimi tempi abbiamo di fronte un vero bollettino di guerra. Mi chiedo quanta gente giace in fondo al Mediterraneo. Queste sciagure dovrebbero muovere tutti a prendere questa situazione con estrema serieta’: non si possono spendere risorse e energie esclusivamente in misure di contrasto, si tratta di una scelta miope. Le misure di contrasto sono legittime, ma non possono essere l’unica risposta. Bisogna risalire alle cause, porsi la domanda: perche’ questa gente scappa?” ”Abbiamo posto sul tavolo europeo una strategia articolata – continua la portavoce dell’Acnur – che prevede: prima di tutto di investire maggiori risorse nei primi paesi di asilo, i paesi confinanti nella regione di crisi. Bisogna concepire l’idea di costruire dei centri di assistenza gestiti dall’Unione europea. L’Acnur – spiega Laura Boldrini – pensa che questi centri debbano essere costruiti all’interno dell’Unione europea, perche’ solo all’interno della Ue esistono garanzie di rispetto della Convenzione di Ginevra”.


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