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Riforma Terzo Settore, emendamenti fino al 9 luglio
La presidente della commissione Affari Costituzionali del Senato Anna Finocchiaro concede oltre due settimane per presentare le modifiche al testo. Allungando così l'iter della legge delega. Praticamente sicuro lo slittamento dell'approvazione definitiva del testo a dopo l'estate.
di Redazione
Va per le lunghe la discussione (o meglio l’iter, visto che malgrado siano passati oltre due mesi dallo sbarco in commissione affari costituzionali, di ore dedicate al dibattito ce ne sono state davvero poche) della riforma del Terzo settore in Senato.
Oggi pomeriggio la presidente della prima commissione di palazzo Madama, Anna Finocchiaro (in foto), ha stabilito nel 9 luglio il termine per la presentazione degli emendamenti. Ovvero fra quindici giorni.
Una scadenza molto lunga, considerato che nelle aspettative del Governo, il passaggio in seconda lettura della norma sarebbe dovuto essere breve «in considerazione dell’ampiezza della discussione andata in scena alla Camera», per usare le parole del sottosegretario al Welfare Luigi Bobba.
Verosimile a questo punto che la Riforma approdi in Aula al Senato non prima della fine di luglio, a ridosso quindi della pausa estiva dei lavori parlamentari. A meno che non si vada ancora più il là.
Ci sarà poi bisogno di un altro passaggio alla Camera. Quando? A questo punto difficile ipotizzarlo, anche perché da inizio autunno partirà la partita della legge di Stabilità. Che la riforma del Terzo settore sia finita su un binario morto? Da oggi questo è più di un sospetto
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