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Riforma patronati: c’è un testo unico

La commissione Lavoro di Palazzo Madama approva il testo unificato dei cinque disegni di legge sulla riforma degli istituti di patronato e di assistenza sociale

di Redazione

Senato: il testo unificato di cinque disegni di legge (n. 2819 e abb.) sulla riforma degli istituti di patronato e di assistenza sociale, approvato dalla commissione Lavoro di Palazzo Madama, approderà in Aula immediatamente dopo l?approvazione della legge Finanziaria. Buone notizie per il testo unificato dei cinque disegni di legge sulla riforma degli istituti di patronato e di assistenza sociale, approvato a larga maggioranza dalla commissione Lavoro di Palazzo Madama. Il provvedimento sarà esaminato dall?Aula non appena sarà licenziata la Finanziaria. I problemi affrontati nel testo sono legati alla natura e alla funzione dei patronati, alle nuove modalità di finanziamento, alla definizione di nuove funzioni e al riconoscimento delle attività svolte nelle sedi estere. Ridotti, nel testo, i requisiti richiesti per il riconoscimento dei patronati: sono necessari tre anni di attività, sedi in almeno metà delle regioni e in un terzo delle province italiane, mezzi finanziari e tecnici adeguati per la gestione delle attività che riguarderanno anche prestazioni mediche e di carattere socio-assistenziale, informazioni e consulenze sul lavoro, sul fisco e sul diritto di famiglia. Gli utenti, in base alla loro fascia di reddito, dovranno concorrere alle spese sostenute e l?esenzione totale spetterà solo a chi ha un reddito inferiore o pari al trattamento pensionistico minimo. Per quanto riguarda il finanziamento, gli istituti godranno di una quota sul gettito dei contributi previdenziali obbligatori incassati da Inps, Inpdap, Inail e Ipsema per quest?anno e per il 1999.


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