Formazione

Riforma Onu: Italia rischia “sciagura diplomatica”

E' il parere dell'ambasciatore Francesco Paolo Fulci

di Paolo Manzo

”La diplomazia italiana si deve battere con tutte le proprie forze perché non si verifichi una sorta di sciagura diplomatica”. E’ il parere dell’ambasciatore Francesco Paolo Fulci, sostenitore dal ’93 al ’99 della battaglia diplomatica per una riforma del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, alla vigilia della consegna (che avverrà oggi,ndr) della tanto attesa bozza di riforma messa a punto nei giorni scorsi dal gruppo dei 16 istituito dal segretario delle Nazioni Unite, Kofi Annan. ”Il vero grande pericolo, infatti -spiega Fulci in un’intervista con ‘l’Unità’- è che, siccome gli africani non ne vogliono sapere di riconoscere l’egemonia di un Paese, sia esso il Sudafrica, o la Nigeria o l’Egitto, ma insistono per avere dei seggi che si gestiscono da loro stessi e sono loro poi -continua l’ambasciatore- a designare all’assemblea chi deve essere il candidato, i ‘pretendenti’ finiscano per dire: ‘va bene, per quanto riguarda le Americhe, l’Asia e l’Europa, usiamo il modello A’, ossia il seggio permanente fisso, e per quanto riguarda l’Africa, invece, ‘usiamo il modello B’, ossia quello dei seggi a rotazione. Un mix di questo genere -conclude Fulci- sarebbe nefasto per l’Italia e per l’Europa”.


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