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Riforma legge 266: il comunicato dei Centri di servizio

I Csv, pur salutando con favore la partenza della riforma alla 266, esprimono preoccupazione per l'approccio "su due tronconi". L'art.15, infatti, è finito nel ddl competitività

di Benedetta Verrini

Il Consiglio Direttivo di CSV.net, il Coordinamento nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, esprime “grave preoccupazione” per l’impostazione che il Governo ha dato alla riforma della legge sul volontariato. Il Consiglio dei Ministri, infatti, nella riunione di oggi ha approvato il disegno di legge di modifica alla legge 266 del 1991, la legge quadro sul volontariato. Nella proposta scompare l’art.15, che norma i Centri di Servizio per il Volontariato (CSV), ?trasferito? nel disegno di legge sulla competitività approvato venerdì scorso. Le Organizzazioni del Volontariato e i CSV hanno da tempo elaborato proposte condivise per la riforma della normativa e non possono quindi che salutare con favore l’accelerazione dell’iter legislativo, cui si auspica corrisponda un ampio e approfondito dibattito nel paese. ?E’ invece assolutamente inaccettabile? – afferma Marco Granelli, presidente di CSV.net – ?che la riforma proceda su due binari differenti, quando l’iter che ha portato all’approvazione quasi unanime della 266/91 è stato uno dei momenti più alti di confronto fra istituzioni e Volontariato ed anche i passaggi successivi sono stati animati dallo stesso spirito partecipativo. Le perplessità diventano rifiuto dell’intera impostazione nel momento in cui i CSV vengono inseriti in un decreto ?economico? e non in quello sul volontariato che dovrebbe riguardarli?. Si vogliono chiudere i CSV? La proposta di modifica dell’art.15 dimezza le risorse a disposizione dei CSV, già dimezzate nei fatti oggi. Tagliare le risorse a sostegno del Volontariato o limitarne l’autonomia decisionale significa colpire ulteriormente lo stato sociale. Inoltre si perpetuerebbe una scelta opposta a quello che sta avvenendo. Infatti in moltissime regioni, volontariato, CSV, fondazioni e comitati di gestione stanno collaborando in azioni di sostegno anche economico dei progetti di attività del volontariato, con percorsi condivisi, dove però il volontariato, soggetto gestore dei CSV, non abdica alle scelte per il suo sviluppo. Invece di seguire alcune positive sperimentazioni si sceglie di creare un’ulteriore sovrastruttura che assorbirà inevitabilmente altri costi. Si vogliono separare i CSV dal Volontariato? Significherebbe ignorare un processo che ha ormai portato alla costituzione di 77 CSV in tutta Italia, una storia di reti. Le reti del volontariato italiano che hanno costituito gli enti ?associazioni di associazioni? prevalentemente di volontariato che gestiscono i CSV. Si tratta di 4.565 organizzazioni di volontariato socie dei CSV, su un totale di 4.967 soci pari al 91,4%. D’altra parte proprio in occasione dell’incontro pubblico di presentazione del testo di riforma Sestini dell’8 novembre 2003 e nel successivo incontro dell’Osservatorio Nazionale del Volontariato, la quasi totalità degl’interventi del mondo del volontariato aveva sottolineato l’esperienza positiva dei CSV e la non condivisione della scelta di cambiamento dell’art.15. ?Al di là dei problemi aperti nei testi dei ddl, sui quali interverremo in sede di dibattito?, – continua Granelli – ?questa separazione è inconcepibile e non consente il fondamento stesso di una riforma condivisa, un percorso di confronto partecipato e il più allargato possibile. Per questo chiediamo con forza che la riforma dell’art.15 venga riportata al più presto nella sua sede naturale, nel ddl di modifica della 266?. ?Circa il Servizio Civile, una risorsa preziosa per il Volontariato, abbiamo più volte espresso la nostra contrarietà all’utilizzo dei fondi dei CSV per finanziare progetti del Servizio Civile. L’applicazione di una legge dello Stato non può avvenire con travasi da un settore sociale ad un altro. Non è possibile distrarre risorse da altri capitoli di spesa, magari innescando guerre fra poveri. Si faccia piuttosto una scelta politica e si aumentino i finanziamenti specifici per il Servizio Civile?.


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