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Riforma fondazioni: per Guarino, dubbi di costituzionalit
Scende in campo con un editoriale ieri in prima pagina sul Corriere della sera un peso massimo del diritto
La riforma Tremonti sulle fondazioni di origine bancaria suscita molti dubbi di costituzionalità. La questione non è più di scelta politica in quanto l?articolo 4 della legge costituzionale n. 3 del 2002 ha capovolto il rapporto di gerarchia tra la mano pubblica e l?autonoma iniziativa privata per lo svolgimento di attività di interesse generale. Le fondazioni hanno sempre risposto a esigenze di pubblica utilità e hanno avuto per oggetto interventi che la pubblica amministrazione né ha effettuato né in concreto sarebbe stata in grado di effettuare. L?errore commesso dal governo è stato quello di aver preso in considerazione le fondazioni solo come enti e i loro patrimoni come cose e nel non essersi resi conto della funzione complessiva attribuita alle fondazioni dalla ?Legge Ciampi?, una funzione oggi coperta da garanzia costituzionale, che non può esser modificata.
E? questo, in sintesi, il contenuto del bellissimo articolo dell?ex ministro delle Finanze e dell?Industria Giuseppe Guarino, apparso ieri in prima pagina sul Corriere della sera. Guarino, tra i massimi avvocati amministrativisti italiani, ritiene che l?attuazione della legge finanaziaria del 2002 (n. 448/2001), la stessa che ha disposto modifiche alla legge ?Ciampi?, può avvenire quindi solo in un modo che la renda compatibile con i principi della stessa.
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