Welfare

Riforma della Cri alle porte?

Così il ministro della Sanità in occasione del report Croce Rossa Italiana. Conferma da Gianni Letta

di Redazione

«Rinnovo la proposta di un percorso di messa a sistema del volontariato e il nostro impegno con la Croce rossa italiana che va dotata di una nuova ‘carrozzeria’ e di un nuovo motore. Bisogna vedere quali sono gli strumenti migliori perche’ la Cri continui a rappresentare quella che e’ l’importantissima azione di cerniera tra il mondo del volontariato e quello della sanità».

Ad affermarlo è stato il ministro della Salute Ferruccio Fazio, ieri a Roma alla presentazione del report annuale della Cri (segui la video conferenza). «La sanità ha bisogno di continua manutenzione e, nel momento in cui stiamo riformando tutto il sistema dell’emergenza urgenza, pensare a nuove logiche di collaborazione con la Croce rossa puo’ essere una buona idea. Il Governo è vicino alla Cri e dovrebbe essere ancora più vicino».

E aggiunge: «in un momento come questo di globalizzazione i valori della solidarieta’ che la Croce Rossa esprime sono fondamentali. E’ la nostra piu’ antica associazione di volontariato e ha un duplice compito: ambasciatore dell’Italia nelle emergenze internazionali e poi la sua importantissima attivita’ ordinaria sul territorio italiano».

Fin qui nulla di nuovo. Ad ogni presentazione del report annuale della Croce Rossa il ministro, negli ultimi anni, ripete lo stesso concetto. Prospetta una riforma della Croce Rossa, intrecciandola con quella non ben definita dle sistema sanitario nazionale e ripete quasi fosse una provocazione che la Cri è la più antica associazione di volontariato. Puntualmente, poi, seguono le polemiche fra i big del volontariato sociosanitario. Su chi sia l’associazione di volontariato più antica, chi sia associazione di volontariato e chi, in realtà, no. E via dicendo. 

Stavolta, però, a spiegare più nel dettaglio (poco) cosa si intende ci ha pensato Gianni Letta, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e factotum. «Riguardando il passato, gli eventi e gli interventi di un anno, si puo’ pensare al futuro in un momento in cui stiamo appunto pensando a qualche intervento sulla struttura stessa della Croce Rossa per adeguarla ai tempi e alle regole delle organizzazioni internazionali». Cosi’ il sottosegretario su una prossima riorganizzazione della Cri. E ha aggiunto: «E’ un momento in cui stiamo pensando a interventi per modificare la struttura della Croce rossa italiana».

«Si sta lavorando – aggiunge il commissario straordinario Cri, Francesco Rocca – ma ancora non c’è alcun elemento. E’ un progetto che è all’attenzione del Governo, perché è evidente la necessità di coniugare l’esigenza del volontariato di dare risposte pronte con il bisogno di averepiù efficienza e meno burocrazia».

Da parte sua, il commissario straordinario della Cri, Francesco Rocca, ha sottolienato come «Il lavoro di risanamento e riorganizzazione della Croce Rossa Italia ha già portato a risparmi per milioni di euro, ma allo stesso tempo, guardando i dati, nonostante i tagli, le attività sono aumentate». 

«Guardare a questo 2010 – ha continuato il numero uno della Cri – significa guardare a un punto di svolta. Uno degli aspetti da sottolineare e’ l’aumento di oltre il 15% dei giovani che hanno aderito alla Cri. Un segno di vivacità culturale e intellettuale. Sul fronte della nostra presenza ad Haiti, c’e’ stato un cambio di passo significativo nella nostra capacita’ di fare sistema con tutto il mondo della Croce Rossa Internazionale, la capacità mostrata dagli operatori e dai volontari e’ stata straordinaria, motivo di soddisfazione per tutto il sistema paese”. Rocca ha ricordato altre novità: «Dall’attivita’ di salvataggio in acqua, al salvataggio sulle piste da sci e l’attivita’ cinofila. Inoltre, sul fronte dell’assistenza ai migranti dai primi febbraio abbiamo operato a Lampedusa, a Mineo e per l’assistenza delle popolazioni rom abbiamo siglato un accordo con il comune di Roma e la comunità romena».

Ma ecco qualche numero dal Report. La Croce Rossa Italiana, nel 2010, ha assistito con alimenti e viveri, sul territorio nazionale, 340.449 indigenti e ha realizzato 1.243 interventi tra progetti, iniziative sociali, sanitarie e socio-sanitarie, oltre a 1.011 interventi diretti relativi a esercitazioni di Protezione Civile a livello territoriale. 

Sono quindi circa 2.500 le iniziative sociali e le attivita’ di protezione civile svolte su tutto il territorio nazionale dai volontari e dipendenti dei Comitati Cri.

Fra le attività che hanno segnato in maniera forte l’impegno della Cri nel 2010, le iniziative in favore delle persone senza dimora: su tutto il territorio nazionale sono stati impegnati piu’ di 500 volontari operativi in 20 citta’ italiane.

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