Politica
Riforma del terzo settore, i decreti attuativi scriveteli anche voi
Forum del Terzo settore e CSVnet lanciano una raccolta di segnalazioni, dubbi e problemi rilevati dalle associazioni e dai Centri di servizio. La richiesta, rivolta a tutti, è quella di compilare un modulo online e portare così un vero contributo dal basso alla elaborazione degli atti e dei decreti ministeriali attuativi della riforma
La riforma del Terzo settore ha i suoi cinque decreti legislativi, ma perché entri davvero in vigore ci sarà da attendere almeno un anno, entro il quale dovrebbero essere varati circa 40 testi normativi dai ministeri competenti. Mentre in tutta Italia si susseguono già decine di convegni sulla riforma, i veri giochi si faranno nella imminente scrittura di quei testi, per i quali il governo sta coinvolgendo esponenti del non profit.
È questo il motivo per cui il Forum del Terzo settore e CSVnet hanno lanciato una raccolta di segnalazioni, dubbi e problemi rilevati dalle associazioni e dai Centri di servizio. La richiesta è quella di compilare un modulo online con tali segnalazioni, che saranno poi sistematizzate al fine di “portare contributi alla elaborazione degli atti e dei decreti ministeriali attuativi della riforma, – scrivono in una lettera la portavoce del Forum, Claudia Fiaschi, e il presidente di CSVnet, Stefano Tabò – In tal modo vogliamo raccogliere anche le eventuali risposte già fornite da enti pubblici sulle problematiche oggetto delle segnalazioni”. L’invito è anche a diffondere questa opportunità “il più capillarmente possibile a tutte le organizzazioni di Terzo settore per consentire la massima partecipazione e ascolto”.
“Questa iniziativa, – concludono Fiaschi e Tabò – si inserisce in un più ampio percorso di collaborazione tra Forum Nazionale del Terzo Settore e CSVnet per diffondere la conoscenza della riforma del Terzo settore. Sono infatti in corso di preparazione una serie di materiali informativi sulle novità introdotte e alcuni strumenti formativi sugli aspetti più critici e delicati. Si tratta di un impegno rilevante che, considerato l’ancor lungo percorso attuativo della riforma, ci impegnerà nei prossimi mesi”.
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