Politica

Riforma del Terzo settore, al via la discussione

Il confronto partirà in commissione Affari sociali. Il testo in aula entro la metà di novembre. Poi il passaggio in Senato. Tre i possibili scogli: ecco quali

di Stefano Arduini

La riforma del Terzo settore scalda i motori: oggi partirà la discussione parlamentare in commissione Affari Sociali alla Camera. Come relatore della Delega al Governo per la riforma del Terzo settore, dell'impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale (esame C. 2617 Governo) è stato indicata Donata Lenzi del Partito Democratico (qui le sue proposte di legge presentate come primo firmatario)

Sono diversi i curricula con esperienze all’interno del mondo non profit fra i membri della XII Commissione di Montecitorio, presieduta da Pierpaolo Vargiu di Scelta Civica. Fra questi: Eugenia Roccella (Nuovo Centrodestra), Ileana Argentin (Partito democratico);  Paolo Beni (Partito democratico); Giulia De Vita (Movimento 5 Stelle); Filippo Fossati (Partito democratico).

Nel piani del Governo la discussione in commissione Affari Sociale dovrebbe essere abbastanza spedita e dopo i pareri delle Commissioni Giustizia e Affari costituzionali, il testo dovrebbe approdare in aula nella prima metà di novembre. Da qui il passaggio in Senato, anche questo con una tempistica relativamente breve. Non ci dovrebbero essere infatti particolari ostacoli. Almeno questo è quello che si augurano Palazzo Chigi e il ministero del Welfare (da dove il sottosegretario Luigi Bobba sta tenendo la regia del lavori).

Anche se i rumors parlano di tre possibili scogli: l’apertura o meno del servizio civile agli stranieri (ma su questo punto è attesa a breve una sentenza “definitiva” della Corte di Cassazione); il posizionamento dell’asticella per la remunerazione del capitale investito nelle nuove imprese sociali e i compiti da dare alla nuova struttura di missione che dovrebbe sostituire la vecchia Agenzia per il Terzo settore.

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