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Riforma del Fisco bocciata dal Forum delle famiglie

La Delega, approvata ieri al Senato e ormai in dirittura d'arrivo, preoccupa le associazioni familiari. "Governo più preoccupato del calcio che della famiglia" dice Luisa Santolini

di Benedetta Verrini

Nuovo Fisco quasi al traguardo: il Senato ha dato ieri il via libera al disegno di legge delega fiscale. Il provvedimento ora ripassa alla Camera, per quella che dovrebbe essere l’ultima lettura.
Il sistema fiscale italiano ne uscirà profondamente riscritto: si riduce il numero dei tributi (cinque in tutto) e delle aliquote. Per la nuova imposta sui redditi, in particolare, ci saranno solo due aliquote: una del 23% per i redditi inferiori a 100mila euro e una del 33% per quelli superiori.
E’ inoltre prevista un’area di esenzione, la no tax area, per i redditi più bassi, e la trasformazione delle detrazioni d’imposta in deduzioni all’imponibile.

La riforma lascia profondamente insoddisfatte le associazioni familiari. “Mentre, da un lato, si è pronti ad andare incontro a settori sociali in crisi come l’auto, l’edilizia e perfino le società calcistiche senza prendere in considerazione i livelli di reddito” ha dichiarato la presidente del Forum, Luisa Santolini, “Dall’altro si penalizzano le famiglie con figli e in particolare quelle monoreddito e numerose”.

“La limitazione delle deduzioni per i figli a carico ai redditi bassi e medi, come più volte denunciato dal Forum, in un sistema fiscale come quello italiano è destinata a introdurre effetti perversi” ha proseguito la Santolini. “Infatti il monoreddito sarà penalizzato nei confronti del bireddito e le famiglie numerose saranno comunque penalizzate, perché in condizioni disagiate non potranno usufruire delle agevolazioni concesse con le deduzioni perché incapienti, mentre con un reddito nominale più elevato, ma con reddito pro-capite al di sotto o poco superiore alla soglia di povertà, saranno escluse dalle deduzioni. Il single, viceversa, con 100mila euro l’anno di reddito usufruirà di generose agevolazioni grazie all’abbattimento delle aliquote”.

“La legge approvata oggi” ha poi concluso la presidente del Forum delle associazioni familiari, “pur facendo riferimento più volte alla famiglia non applica il criterio di equità orizzontale, riconosciuto dalla Costituzione, e va in rotta di collisione con la stessa visione dello Stato sociale annunciata dal ministro Maroni nel suo Libro Bianco”.

www.forumfamiglie.org

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