Sostenibilità
Rifiuti, WWF: il Csm conferma le nostre critiche al decreto
«Adesso tocca al parlamento intervenire con modifiche sostanziali al testo»
di Redazione
Lo scorso 3 giugno il WWF Italia ha inviato alla Commissione Ambiente e alla Commissione Affari costituzionali un documento in cui erano esposte osservazioni e proposte di emendamento al DL 90/2008 sui rifiuti, varato dal Governo il 23 maggio scorso. Il parere del Consiglio Superiore della Magistratura, per quanto riguarda le ricadute che il decreto ha e avrà sull’amministrazione della giustizia, è perfettamente in linea con le preoccupazioni espresse dal WWF Italia.
Totale sintonia su tutto quanto concerne le modifiche al c.p.p.: creazione di una super procura; GIP e GUP in composizione collegiale (misura giudicata dal Consiglio “incongrua” ).
Nel documento del WWF si enunciano le stesse “perplessità” sulla competenza estesa a tutti “i reati in materia ambientale” (cfr. punto d.2 parere CSM) che presenta un vizio di eccessiva genericità.
Identità di vedute anche sul mancato rispetto dei principi di tassatività e determinatezza delle nuove fattispecie incriminatrici create dal DL (cfr. punto 6 parere CSM).
E ancora il CSM esprime “perplessità” sulle incisive modifiche al codice di procedura sull’applicazione delle misure cautelari personali e reali e, in particolare, in tema di sequestro preventivo.
Tutto il parere del CSM tende ad evidenziare i rischi in termini di blocco totale dell’attività giudiziaria in Campania e in particolare a Napoli che il DL pone.
?L?autorevole intervento del CSM ? commenta Patrizia Fantilli, direttore dell?Ufficio legale e legislativo del WWF Italia ? dovrebbe indurre il Parlamento ad intervenire con emendamenti che migliorino sostanzialmente il testo, rendendolo concretamente applicabile e compatibile con la nostra Costituzione e con le leggi europee. E questo noi ci auguriamo per restituire alla Campania un futuro in termini di sanità, di economia e di convivenza civile?. Va sottolineato ? continua il WWF ? che molti degli emendamenti proposti dall?opposizione (PD e IDV) vanno proprio nel senso auspicato dal CSM, nell?esclusivo intento di migliore l?efficienza degli interventi della magistratura sui gravi problemi di illegalità ambientale in Campania. Non sono tuttavia positivi i primi segnali della Commissione ambiente della Camera – che ha iniziato l?esame del decreto – dove la maggioranza ha respinto tutte le proposte di modifiche dei primi articoli del Dl. Chiaro segno della mancanza di un dialogo costruttivo che abbia come unico scopo la tutela dei cittadini e dell?ambiente.
E in merito all?emendamento che prevede l?accorpamento di ICRAM, APAT E INFS nell?ambito del Ministero dell?Ambiente, il WWF commenta: ?Innanzitutto ci stupisce l?inserimento di questa materia di riordino in un decreto legge non ricorrendo alcuna necessità o urgenza, come prevede la nostra Costituzione.
Se l?obiettivo di questo emendamento è comunque quello di ottenere un risparmio nella gestione del dicastero Ambiente e un miglioramento delle funzioni di questi 3 enti, il WWF non può che essere d?accordo. In questo caso ci aspettiamo la massima trasparenza verso i cittadini rispetto ai risultati che si vogliono ottenere. E? fondamentale però che ciascuno di questi enti mantenga la propria funzione e specificità visto che si tratta di 2 enti di ricerca (INFS ICRAM) ed uno di controllo (APAT) per non correre il rischio di accorpamento indistinto in cui, soprattutto le funzioni di controllo, siano diluite o indebolite?
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