Politica

Rifiuti pericolosi: maglia nera al Sud

La produzione pro capite regionale di rifiuti pericolosi è cresciuta, rispetto al 2002, del 6% nelle regioni del Nord e del 30% nelle regioni del Sud.

di Chiara Sirna

La produzione media pro capite di rifiuti speciali, nel 2003, e’ pari a 998 kg/abitante per anno (esclusi i rifiuti da costruzione e demolizione), di cui 904 kg/abitante per anno sono rifiuti non pericolosi e 94 kg/abitante per anno sono pericolosi. La produzione pro capite regionale di rifiuti pericolosi fa registrare, rispetto al 2002, un incremento del 6% nelle regioni del Nord e del 30% nelle regioni del Sud. Tale incremento trova giustificazione, in parte, nell’applicazione del nuovo Elenco europeo dei rifiuti che permette una codifica piu’ esaustiva dei rifiuti pericolosi e, in parte, ad una piu’ corretta contabilizzazione dei rifiuti. Al Centro si rileva, invece, un decremento dell’11,8%, passando da una produzione di 59 kg/abitante per anno nel 2002, a 52 kg/abitante per anno nel 2003. I rifiuti gestiti nel 2003, escludendo le quantita’ stoccate e messe in riserva, sono pari a circa 81,7 milioni di tonnellate, di cui 46,5 milioni di tonnellate avviati a recupero e 35,2 milioni di tonnellate destinati ad attivita’ di smaltimento. Se si considerano anche le quantita’ di rifiuti avviate allo stoccaggio i rifiuti speciali complessivamente gestiti salgono, nel 2003, a quasi 95 milioni di tonnellate. Rispetto ai dati rilevati per il 2002, si nota un incremento del quantitativo totale gestito, al netto dei rifiuti stoccati e messi in riserva, pari al 5,2%; la quantita’ di rifiuti avviata ad attivita’ di recupero aumenta del 4,6% mentre quella avviata ad attivita’ di smaltimento fa rilevare un incremento del 5,7%.


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