Sostenibilità

Rifiuti: Italia condannata dalla Corte europea

Per l'organo di giustizia dell'Unione il comportamento di Roma è stato inadeguato L'accusa è di aver applicato la direttiva Ue tardivamente e in maniera inefficace

di Paul Ricard

La Corte europea di giustizia del Lussemburgo ha condannato l’Italia per la tardiva e quindi non corretta applicazione della direttiva volta a prevenire le ripercussioni negative sull’ambiente derivanti dalle discariche di rifiuti. L’Italia era stata deferita ai giudici Ue dalla Commissione europea.

Secondo la Commissione, il decreto legislativo di applicazione della norma comunitaria violava alcuni articoli della stessa direttiva che definisce la nozione di rifiuti e di discariche. La direttiva prevede che gli Stati elaborino una strategia nazionale per la riduzione dei rifiuti, stabilisce regole sui costi dello smaltimento, stabilisce la procedura di autorizzazione di nuove discariche e sottopone quelle preesistenti a misure particolari.

La Commissione ha accusato l’Italia di aver applicato la direttiva tardivamente e così facendo di non averla applicata bene. Oggi la Corte ha riconosciuto valide le obiezioni sollevate dall’esecutivo europeo ed ha condannato l’Italia alle spese.


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